Raffaele Marra, fedelissimo della sindaca di Roma Virginia Raggi, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri del Ros.

L’accusa nei suoi confronti è quella di aver incassato una tangente all’epoca in cui aveva legami con l’Enasarco, l’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio.

Marra, ex finanziere, ex vice capo di gabinetto del Campidoglio e ora alla guida del Dipartimento Personale, era finito al centro di un'indagine per essere riuscito ad acquistare insieme alla moglie da privati ed enti come la fondazione Enasarco immobili a prezzi stracciati.

Nel corso del blitz di stamattina è finito in manette anche Sergio Scarpellini, costruttore; gli interrogatori di garanzia per entrambi si svolgeranno martedì prossimo al carcere di Regina Coeli, dove sono stati portati.

IL TRASFERIMENTO DI MARRA AL CARCERE DI REGINA COELI - VIDEO:

Dopo l'arresto di Marra, sono scattate le perquisizioni in Campidoglio, mentre la manifestazione programmata oggi dal Movimento 5 Stelle a Siena, alla quale doveva partecipare anche Beppe Grillo, è stata sospesa.

A inguaiare l'ex finanziere sono state, tra l'altro, alcune intercettazioni delle conversazioni avvenute nel giugno scorso con la segretaria di Scarpellini; Marra chiedeva di intercedere su Francesco Gaetano Caltagirone, editore de Il Messaggero, per gli articoli sulla sua nomina nella giunta Raggi: "Se si può intervenire con Gaetano Calta - diceva Marra - per farmi dare una mano sui giornali. Io sto a disposizione. Diglielo che io sto a disposizione".

Secondo gli inquirenti "a disposizione" si riferiva proprio al suo ruolo nell'amministrazione capitolina.

Il tutto, però, scrive il gip Maria Paola Tomaselli, era cominciato dagli accertamenti "nei confronti di un sodalizio criminale dedito alla realizzazione di gravi delitti contro il patrimonio, capeggiato dal noto pregiudicato romano Vitale Manlio, a seguito delle dichiarazioni rese dalla ex compagna di quest'ultimo".

Vitale, soprannominato "'er gnappa", è ritenuto uno degli esponenti di spicco della Banda della Magliana; la sua ex compagna aveva raccontato di averlo accompagnato diverse volte nella zona del Senato, dove l'uomo riceveva, ogni giovedì, consistenti somme di denaro.

L'ipotesi è che si trattasse del provento di attività estortive che individuavano come presunta vittima l'immobiliarista Scarpellini.

Dopo l'arresto, ha parlato anche il sindaco.

"Ci siamo fidati e abbiamo sbagliato. Mi dispiace", ha detto Virginia Raggi, in una conferenza stampa convocata in Campidoglio. "Mi dispiace per romani, per il Movimento 5 Stelle e per Beppe Grillo", ha aggiunto.

Il sindaco ha voluto rimarcare anche che Marra "non è un esponente politico", bensì uno dei 23mila dipendenti del Comune, dirigente da 10 anni.

"Collaboreremo con la magistratura", la chiosa, accompagnata dall'assicurazione che l'amministrazione "andrà avanti", senza prendere in considerazione l'ipotesi di dimissioni.

Ma nel Movimento 5 Stelle non tutti sono solidali e vicini alla prima cittadina capitolina. Eloquenti le parole della parlamentare pentastellata Paola Taverna, secondo cui "Le scuse non bastano".

LA CONFERENZA STAMPA DEL SINDACO RAGGI - VIDEO:

L'IRA DI GRILLO - Il leader del Movimento 5 Stelle sarebbe furioso con il sindaco capitolino per aver preso le difese di Marra negli ultimi mesi. Ma - dicono fonti a lui vicine - sarebbe convinto che bisogna andare avanti: "Non possiamo perdere Roma", avrebbe detto ai suoi.

E sul suo blog ha detto: "Raffaele Marra si sarà anche messo a disposizione di Sergio Scarpellini, ma il M5S no. E a dimostrarlo non sono le parole ma i fatti. Grazie a noi sono stati disdetti i contratti capestro che la Camera aveva sottoscritto con l'immobiliarista romano, generando un risparmio di oltre 32 milioni all'anno".

LE OPPOSIZIONI PROTESTANO IN CONSIGLIO COMUNALE - VIDEO:

LA DEPUTATA LOMBARDI SCRIVEVA "MARRA È UN VIRUS CHE INFETTA IL M5S" E GRILLO DIFENDE RAGGI - VIDEO:

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