Per mezzo secolo fu l'angelo custode dei poveri della Marina, i "marianelli", che allevò e educò nell'asilo delle Figlie della carità sino al giorno della sua morte, avvenuta nel 1964.

Ora suor Teresa Tambelli si avvia a essere Beata come colei che la precedette, suor Giuseppina Nicoli.

L'inchiesta diocesana sulla vita della Serva di Dio è iniziata e domenica alle 18 l'arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio darà l'avvio ufficiale al primi atto del processo per la beatificazione della suora.

La cerimonia prevede la lettura dei decreti, dopo che la Congregazione per le Cause dei Santi ha dato il nulla osta all'apertura della procedura, il giuramento dei giudici del tribunale di inchiesta e del vice-postulatore della causa.

Sesta di sette figli, Teresa Tambelli nasce a Revere, in provincia di Mantova, il 17 gennaio 1884. Dopo il diploma, a 18 anni entra tra le Figlie della Carità di Torino. A 23 anni è inviata a Cagliari dove nel 1914 arriva suor Nicoli che diviene la sua nuova superiora.

Alla morte della suora dei "piccioccus de crobi", il 31 dicembre 1924, suor Teresa ne prosegue l'opera di carità nei confronti dei poveri di tutta la città. Con le altre suore assiste gli abitanti del Lazzaretto di Sant'Elia, di Palabanda, Is Mirrionis, Monte Urpinu. Fra il 1940-1943 apre l'Asilo della Marina agli sfollati e dopo il '43, con la Comunità, è costretta per la guerra a sfollare a Uras per un breve periodo. Muore il 23 febbraio 1964: migliaia di persone al suo funerale, soprattutto povere.
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