Si sono svolti ieri pomeriggio, in una Chiesa gremita di gente, i funerali di Chiara Zedda, la figlia del sindaco di Montresta, morta in circostanze ancora da verificare il 2 ottobre scorso a Villacidro. All’uscita della chiesa la bara è stata salutata da un applauso.

C’erano i politici, da Oristano e Cagliari, c’erano gli amministratori ed i consiglieri comunali dell’Unione dei Comuni Planargia e Montiferru, stretti in un grande abbraccio ad Antonio Zedda ed alla sua famiglia.

Ma, soprattutto, c’erano decine e decine di giovani giunti da tutta l’Isola: ragazzi coetanei di Chiara, amici di suo fratello Roberto, amici suoi, della ragazza dai capelli colore di cielo e mare, artista, a volte estrema nelle sue provocazioni, morta la notte del due ottobre in una casa di Villacidro.

L’appartamento era abitato dal suo amico e collega ucraino di lavoro stagionale Kurilo Evghen Serghijovych, 22 anni. I due dormivano in stanze diverse. Qui Chiara è morta, lasciando aperte molte domande a cui i risultati dell’autopsia compiuta martedì a Cagliari dovranno dare risposta.

Occorreranno alcuni giorni per valutare i risultati degli esami tossicologici compiuti dai medici legali incaricati dal pm Andrea Schirra, che segue le indagini. È stato Kurilo Evghen Serghijovych a chiamare, sabato mattina il 118: ma i sanitari non hanno potuto che constatare la morte della giovane ragazza planargese.
© Riproduzione riservata