Non è stato convalidato il fermo di Davide Porcu 21 anni di Santa Teresa, il giovane che ha causato la morte di Matteo Fasolino, vent'anni, dopo averlo spinto o colpito con un pugno. Il gip Elisabetta Carta, dopo un interrogatorio nel quale Porcu ha ammesso di aver spinto l'amico, gli ha applicato esclusivamente l'obbligo di dimora (il pm aveva chiesto i domiciliari) in attesa che l'autopsia chiarisca esattamente le cause del decesso del ventenne.

La tragedia è avvenuta questa notte intorno alle quattro in piazza Vittorio Emanuele, al centro della località turistica gallurese.

Secondo una prima ricostruzione, Matteo Fasolino ha trascorso alcune ore in un bar insieme alla sorella e a un amico.

Usciti dal locale, Fasolino avrebbe deciso di mettersi alla guida dell'auto nonostante fosse ubriaco, mentre l'amico si sarebbe opposto e gli avrebbe portato via le chiavi.

Da lì sarebbe nata una lite e Davide Porcu gli avrebbe dato una spinta.

Matteo Fasolino è caduto all'indietro battendo la testa su una fioriera, mentre l'amico è rimasto sempre vicino all'amico (e non si era allontanato come emerso in un primo momento) tanto che voleva a tutti i costi salire in ambulanza con lui.

Inutili i soccorsi dei sanitari del 118: il giovane è morto sul colpo.

I carabinieri, intervenuti dopo pochi minuti, hanno interrogato Davide Porcu che è stato fermato con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Il giudice però non ha convalidato il fermo. L'autopsia è in programma lunedì. mentre i funerali di Fasolino dovrebbero essere celebrati il giorno successivo.
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