Brasile, la Corte Suprema revoca il blocco di WhatsApp
Dopo che un tribunale di Rio de Janeiro ha bloccato, ieri, l'uso di Whatsapp in tutto il Brasile nel quadro di uno scontro sulla privacy fra le autorità locali e il servizio di messaggeria istantanea, in serata la Corte Suprema ha annullato il provvedimento.
Il tribunale aveva ordinato ai provider di telefonia mobile di sospendere il servizio e ingiunto alla compagnia, di cui Facebook è proprietaria, di pagare una multa di 50mila reales al giorno (circa 15.625 dollari) fino a quando non fossero state fornite copie di messaggi che le autorità avevano richiesto nell'ambito di una indagine giudiziaria.
A partire da quest'anno tutti i messaggi su Whatsapp sono criptati e solo gli utenti che li hanno ricevuti o mandati possono accedervi.
La società afferma dunque di non poter in alcun modo adempiere alle richieste delle autorità brasiliane. Oltre 100 milioni di brasiliani usano Whatsapp per comunicare, ma è la terza volta che il servizio viene interrotto su ordine del tribunale nell'ambito di questa disputa.
In dicembre è stata ordinata una sospensione di 48 ore, revocata da una corte superiore dopo 14 ore. Poi in maggio è stata decisa una sospensione di tre giorni, che è durata solo uno.