Questa mattina i pellegrini erano a Nurallao, prima di sera contano di arrivare a Mandas. Tappe del Cammino di Santu Jacu, 300 chilometri di marcia da Noragugume a Cagliari, lungo uno dei tanti itinerari dedicati a San Giacomo in Sardegna.

Una marcia per atleti non vedenti e camminatori che vogliono sciogliere un voto. Tutti insieme per l’iniziativa voluta da Charity in the World, onlus presieduta da Raffaele Brattoli, per raccogliere fondi da destinare all’associazione Thalassa Azione di Cagliari (presidente Ivano Argiolas). «Siamo partiti domenica scorsa, l’arrivo è previsto a Pasqua», spiega Flavio Vandoni, 63 anni, dell’associazione Amici del Cammino di Santu Jacu che ha voluto appoggiare Charity in the World, dando un supporto lungo tutto l’itinerario.

Il promotore della marcia di beneficenza è Tullio Frau, 62 anni, campione della maratona. Non vedente. Originario di Gonnoscodina, vive e lavora a Pordenone dal 1975, ha affrontato deserti (come il Sahara), steppe, pietraie scoscese, percorsi tortuosi in tutto il mondo.

«Con Charity in the World abbiamo voluto visitare tanti paesi della Sardegna per lanciare un appello e dire alla gente: donate il sangue. Solo così - avvisa - possiamo dare una mano ai talassemici».

Partita il 20 marzo da Noragugume, la comitiva ha fatto tappa a Sedilo, Nughedu Santa Vittoria, Sorgono, Belvì, Meana Sardo, Laconi e appunto Nurallao.

Duecento chilometri già percorsi, un altro centinaio da fare prima dell’arrivo a Cagliari, domenica, alla chiesa di San Giacomo. In tanti paesi i pellegrini marciatori vengono accolti dall’amministrazione comunale e dai volontari che organizzano cene e spettacoli teatrali (a Belvì nell’ex scuola diventata ostello) per la raccolta di fondi.
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