Una storia d'amore spezzata da leggi e burocrazia.

Protagonisti, Daniele Tositori, detto Miso, barista 40enne di Monti, in provincia di Olbia; e Jonathan, il suo fidanzato 21enne, nato e cresciuto in Brasile, a Salvador de Bahia.

L'inizio della loro relazione è uno dei più classici: si incontrano in chat, si piacciono, decidono di conoscersi.

Poi il colpo di fulmine e Jonathan si trasferisce in Sardegna, a casa di Daniele.

Il tempo, però, passa in fretta e il visto gli scade. A quel punto, come da prassi, dovrebbe tornare in Brasile e attendere mesi, prima di ottenere un nuovo pezzo di carta per tornare.

Daniele gli consiglia di fare la cosa più corretta: autodenunciarsi.

La franchezza, però, gli risulta fatale: viene denunciato e raggiunto da un decreto di espulsione.

Sei giorni fa il rimpatrio.

"Lo hanno trattato come un criminale - attacca Daniele - mentre i veri delinquenti in questo Paese non pagano mai.

Pensare che, se fossimo stati etero, la soluzione sarebbe stata semplice: sposarci".

Ma in Italia non esiste ancora una legge che riconosce l'unione tra persone dello stesso sesso.

Risultato: "Ora siamo lontani e stiamo male tutti e due", confida Daniele. "Ma non vogliamo rassegnarci. Continueremo a combattere. Del resto, chiediamo solo di poter vivere il nostro amore, da cittadini onesti. Un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti".

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