Q uesta è davvero grossa: Goffredo Bettini, eminenza grigia del Pd, suggeritore oscuro di Zingaretti, ipotizza che il governo Conte 2 sia stato abbattuto da una congiura internazionale. Ordita, ovviamente, dai poteri forti. Definizione vaga di un immaginario consesso di gnomi della finanza, che tutto possono e tutto decidono a beneficio loro e degli stati dominanti. Noi che lo abbiamo visto all'opera sappiamo che Giuseppi è stato solo orditore di intrighi e di disastri. Invece per i potenti del mondo era personaggio ingombrante, i suoi progetti ostacolavano il loro disegno globale. Bisognava eliminare dal gioco politico quella mente diabolica. Astuto consigliere di Trump e Merkel, di Putin e Xi Jinping, era il gran sacerdote che, movendosi sullo scenario internazionale, benediceva e assolveva. Bisognava ridurlo allo stato laicale. I congiurati, guidati da un certo Matteo Iscariota al soldo della Spectre, lo hanno pugnalato. L'abbiamo girata in burla perché raramente abbiamo sentito uno sproposito tanto madornale come quello del Bettini. Rientrato nella sua giusta dimensione del travet, crollato il suo governo di involontaria parodia, Conte vagola nel suburbio della politica. Invece dei miliardi europei amministra ora gli spiccioli dei grilli. Quant'è bella la decrescita (in)felice.

TACITUS
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