C erto che Erdogan è stato un cafone quando ha negato una poltrona a Ursula von der Leyen, relegandola simbolicamente nella serie B del potere (per inciso: il divano di un nazionalista turco sarebbe la famosa ottomana?). Ed è evidente che c'era del metodo in quella cafonaggine: negli incontri tra potenti ogni sospiro è studiato, figurarsi le pernacchie. Ed è altrettanto evidente, infine, che Michel ha fatto una figura patetica restando inerte davanti a un bullo che in pratica diceva: questa donna rappresenta l'Europa? Bene, vi faccio vedere in un colpo solo come vanno trattate le donne e l'Europa.

Roba da far prudere le mani, chiaro. Peccato che il vertice servisse a rinnovare l'accordo sui migranti. In sostanza: l'Europa tira fuori molti soldi e la Turchia, in cambio, blocca i disperati in fuga dalla guerra e se li tiene in casa in condizioni peggio che precarie. Poi ogni tanto - per ottenere altri vantaggi, di solito nei confronti della Grecia - lascia filtrare un po' di migranti verso l'Europa, che con una mano spara qualche lacrimogeno sulla folla e con l'altra stacca un altro assegno per Erdogan. Il quale resta un villano brutale, ma siamo noi che per non sporcarci le mani in Siria lo abbiamo assoldato come sgherro. Come facciamo a insegnargli l'etichetta ora che sa quanto vale la nostra etica?

CELESTINO TABASSO
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