C 'è un fraintendimento da eliminare prima di parlare ancora di Pd. In questo partito i post comunisti hanno portato in dote tante cose e tante memorie, ma non lo stalinismo. Anzi, se c'è qualcosa che ha accomunato le diverse leadership con radici nel Pci è stata la debolezza verso le correnti. Se qualcuno oggi ricorda Bersani come un segretario solido è solo perché nel frattempo c'è stato Zingaretti (sulle varie reggenze si taccia per insufficienza di prove). Quanto a Veltroni, aveva più controllo del partito rispetto ai suoi successori, ma avendo fatto dell'inclusività la propria cifra (ricordiamo quel pantheon da Noè a Omar Sivori?) non fece scorrere il sangue più di tanto.

Fino a ieri l'unico stalinista al Nazareno era stato l'ex Dc Renzi, che liquidò senza complessi il premier ex Dc Letta e plasmò i gruppi parlamentari a propria immagine. Oggi proprio Letta vedrà i capigruppo, i post-renziani Delrio e Marcucci, per cacciarli in nome della (effettiva) questione di genere. E pare che Marcucci voglia resistere. Magari: sarebbe una schietta e chiarificatrice lotta di potere, un'occasione d'oro per rivedere come in un documentario le felpate arti marziali democristiane. Al posto degli ex Pci ci sarebbe da chiedere lo streaming. Non per trasparenza: per prendere appunti.

CELESTINO TABASSO
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