P urtroppo l'unico "Cavaliere dei Quattro Mori" attualmente riconosciuto fa il ciclista e non politica e i sardi stentano a trovare chi ne rappresenti con forza le istanze nei confronti di uno Stato sempre più sordo alle esigenze dell'isola. Certo, in tempo di pandemia è giusto che il governo abbia pieni poteri decisionali ma, stavolta, la sensazione di avere subito un'ingiustizia è davvero forte e il passaggio diretto dalla zona bianca a quella arancione, con la prospettiva di una Pasqua in rosso, è stata presa dalla maggioranza dei sardi come una punizione.

Soprattutto perché il dato, che per l'implacabile algoritmo dell'Iss ha deciso il passaggio di colore, è un indice Rt di pochissimo superiore al limite con tutti gli altri numeri invece favorevoli. E tutti sappiamo che l'indice Rt è un dato stimato, variabile e incostante.

Nascondersi dietro l'algoritmo è quindi la soluzione più facile per chi deve decidere e svincola ministri ed esperti dall'obbligo di pensare e ragionare caso per caso.

Obbligo al quale dovrebbero spingere le reazioni politiche provenienti dall'isola che invece appaiono di maniera, poco incisive e scarsamente documentate.

Ci dobbiamo rassegnare. Facciamoci queste tre settimane in arancione e rosso sperando siano le ultime. E augurandoci che dal governo comincino presto a distribuire più vaccini che cartine colorate.

BEPI ANZIANI
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