A ncora ustionato dal trappolone del 2014, Enrico Letta sa bene che nel Pd l'ovazione al nuovo leader ricorda l'applauso nelle famiglie Usa quando arriva il tacchino. Forse per questo ha esordito proponendo lo ius soli oltre che il voto ai 16enni: la reazione sprezzante di Salvini e Meloni ha già irrobustito la sua leadership progressista più dell'acclamazione dei Dem. Ma essendo questo il Paese dell'eterno buonsenso e della maglia di lana, più d'uno ieri lo ammoniva: non buttarti a sinistra, il voto si conquista al centro... A parte che non è vero (Trump non vinse da centrista e Biden è molto più radical di ieri) e che comunque il Pd per piazzarsi ancora più al centro potrebbe solo accovacciarsi, ma chi dice che lo ius soli è di sinistra? I diritti civili dovrebbero essere terreno politico comune. Un leader di destra che si è autoarchiviato troppo in fretta, David Cameron, volle le nozze gay «non nonostante ma perché» era conservatore. La cittadinanza a chi nasce in Italia, cresce in Italia, studia e litiga e canta in italiano, che il babbo sia di Dakar e la mamma dell'Alaska, non è roba di sinistra: è roba logica. Al massimo liberale, tie'.

Se proprio temiamo lo straniero, il diverso, l'alieno, allora casomai neghiamo il voto ai 16enni. Avete mai sentito che razza di musica ascoltano?

CELESTINO TABASSO
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