N el turbine di fake news che nevicano sulla democrazia occidentale ce n'è una (un singolo fiocco, un cristallo di fantasia) che può incuriosire un collezionista italiano. È quella sulle presidenziali truccate da un complotto di Barack Obama e Matteo Renzi, che per hackerare il voto hanno usato un satellite militare messo a disposizione da Leonardo. Il post è di “BlueSky Report” ed è corredato da una foto di Obama e Renzi che sorridono insieme.

Come diceva Sherlock Holmes (che è un personaggio immaginario, ma a questo punto non è che conti molto), una volta escluso l'impossibile, ciò che rimane, per quanto improbabile, dev'essere la verità.

Perciò se non vogliamo archiviarla come l'ennesima scemenza, questa storia, e cercare di trovarne l'autore, cominciamo col dire che se in America dici «satellite militare» è difficile che ti rispondano «Italia!». E questo esclude circa 330 milioni di sospetti. Ancora: se in Italia dici Leonardo tutti pensano al pittore, mentre il corpaccione militar-industriale lo chiamano ancora tutti Finmeccanica. Che è stato ribattezzato Leonardo lo sanno in 42, e 41 hanno molto lavoro serio da fare. La conclusione, caro BlueSky, è elementare: anziché postare l'album dei ricordi per darti un tono, rispondi ai messaggini di Conte. Sennò il governo cade davvero e te ne devi tornare a Rignano.

CELESTINO TABASSO
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