L ' incredibile rimpallo di responsabilità sulle misure estive che hanno portato all'apertura delle discoteche sarde ci ha lasciato la brutta impressione di una classe politica inadeguata e di un comitato tecnico scientifico che, grazie agli eccellenti nomi dei suoi componenti, pareva avere il solo scopo di fungere da sigillo di garanzia alle decisioni più ardite che la Regione avrebbe potuto prendere. Sappiamo com'è andata. Il Cts si è disgregato cammin facendo con i suoi membri che si sono tirati indietro uno ad uno, tranne l'immunologo del Mater Olbia Stefano Vella, ma senza dircelo, senza comunicarlo, in silenzio, con un fare che ci lascia una sgradevole sensazione. Ora ad affrontare il Covid, con una sanità sarda afflitta da molte patologie pregresse, sono rimasti il Presidente Solinas e l'assessore Nieddu. Soli, col cerino in mano che loro stessi hanno imprudentemente acceso ma che nessuno ha cercato di spegnere. In fuga dalle responsabilità ci sono anche quei tanti che erano favorevoli o, quantomeno non si sono opposti, che siedono in Consiglio regionale sui banchi di tutti gli schieramenti ed ora lasciano tutta la responsabilità politica a chi la deve avere per carica istituzionale. Però questa, davanti alle conseguenze che ha avuto quella decisione, è anche una responsabilità morale, cui non può sottrarsi nessuno.

BEPI ANZIANI
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