O rmai scrivere “Il M5S si spacca” è come precisare nel meteo che domani il sole sorge a est. Per dire, ieri a Bruxelles è passato il patto Ue-Cina per proteggere dalla contraffazione 200 specialità alimentari europee e cinesi: due eurodeputati “ribelli”, Corrao e Pedicini, si sono astenuti, gli altri hanno votato a favore. E viene da chiedersi: ribelli ok, ma anche alla tutela del prosciutto? Poi torna in mente che a giugno i due avevano già votato in dissenso dal gruppo ed erano stati sospesi: si opponevano al pacchetto di aiuti (compreso il Recovery) all'Italia colpita dal Covid perché la risoluzione «conteneva la polpetta avvelenata del Mes». A parte l'ossessione gastronomica - dev'essere in odio alle polpette che tacciono sulla tutela alimentare - colpisce il ragionamento: non farmi regali sennò poi mi proponi il prestito a tasso zero. Per coincidenza ieri si vociferava di trattative dei 5 Stelle per entrare nell'eurogruppo della sinistra democratica o addirittura in quello macroniano. Ricordate il flirt coi gilet gialli? Ecco, gli stessi ora bussano da Macron, che tanto non è altero né vendicativo. E non si può neanche ridere troppo forte, sennò si imbarazzano e magari si spostano su posizioni veteropolpettiste per timore degli Stati Generali. Roba complicata. E triste.

Meno male che ce la possiamo permettere: per il resto è un buon periodo.

CELESTINO TABASSO
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