D on Maurizio Patricello è quello che può essere definito un “prete di frontiera”. La sua parrocchia è a due passi dal Parco Verde di Caivano, ghetto a nord di Napoli, dove si è consumata l'ultima orribile storia, la ragazza uccisa dal fratello perché frequentava una transgender. «Non c'è da meravigliarsi», ha detto don Maurizio durante la messa. «Qui le istituzioni non ci sono. La gente perbene se ne va e le loro case vengono occupate dai malavitosi. Ma nessuno interviene. Nonostante sia stata dichiarata la più grande piazza di spaccio d'Europa, il Parco Verde continua a essere il regno degli spacciatori. Solo qui tutti vanno in moto senza casco. Per non parlare della mamma della piccola Fortuna Loffredo (la bimba al centro di un caso di abusi) che è riuscita a rifarsi una vita andando in Emilia Romagna senza che le istituzioni le abbiano dato un centesimo. È stata aiutata da noi e da nessun altro. Anche Papa Francesco si è occupato di Caivano ma una volta spenti i riflettori il quartiere è stato abbandonato a se stesso. Qui non c'è futuro, abbiamo perso tutti». Ma abbiamo tagliato il numero di parlamentari, eh, possiamo stare tranquilli.

IVAN PAONE
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