P arola di Massimo Rastelli: calcio d'attacco, propositivo, fisico. Divertente, in sintesi. Nell'intervista che trovate nelle pagine sportive, l'ex allenatore del Cagliari - amico, collega ed ex compagno di squadra di Eusebio Di Francesco - ci introduce nel pianeta DiFra con alcune considerazioni importanti: squadra compatta, difesa alta, ma soprattutto una città e un club dove potrà lavorare benissimo.

Il Cagliari deluso e amareggiato per i recenti problemi sanitari deve ripartire dall'energia di questo innesto, in attesa che la campagna di rafforzamento (e sfoltimento) generi un'identità più precisa di una squadra ancora indefinibile. La stagione che si apre - pochi giorni dopo l'ultima - si trascina l'onda negativa e pericolosa di un virus che non conosce colori, condizione fisica o nazione di provenienza. Atleti professionisti o anziani in casa di riposo, ragazzi o nuclei familiari, ora anche il calcio di vertice sta facendo i conti con un ritorno di contagi che potrebbe anche far slittare l'avvio del nuovo campionato.

La squadra di Di Francesco prova a concentrarsi sul fatto sportivo. Sul campo. Dove il nuovo tecnico e il suo staff hanno destato subito un'impressione buona, dentro la società e nel gruppo squadra. Il calcio dei professionisti è fatto anche di piccoli dettagli, estranei a notes o telecamere. E in questo caso il primo impatto è stato ottimo. In attesa che il mercato (sarà lungo e complesso) metta a posto tutte le caselle, sono due i volti in casa rossoblù che si prendono la scena.

Due facce che stanno animando questi giorni agrodolci del mercato, periodo terribile per i giornalisti e di sogni che si infrangono per i tifosi che ci credono.

La prima è quella di Nainggolan, del quale sapremo qualcosa di certo alla fine di settembre, i giorni della volata del calciomercato. Piace a tanti, lui ama Cagliari e qui vorrebbe restare ma possibili ribaltoni in casa Inter potrebbero cambiarne il destino. L'altro è quello di Pavoletti, che esce dalla più tormentata stagione della sua carriera. La gente di Cagliari lo adora, lui ricambia con quei sorrisi che spaccano il cuore e con una forte, fortissima voglia di rientrare. Ma il calcio bada ai conti, alla cassa, alle opportunità, più che ai sentimenti. E se la famosa offerta dovesse arrivare - non solo per lui, sia chiaro - anche il più forte colpitore di testa d'Italia potrebbe capitolare.

ENRICO PILIA
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