A nche basta con le foto di Anna Fallarino Casati Stampa in topless, a corredo di altrettanto pruriginose rievocazioni di quel che lei e suo marito facevano e non facevano nel talamo. Il 30 saranno cinquant'anni dall'omicidio-suicidio che li spense: potremmo provare a eccitarci con qualcos'altro e lasciarli in pace. Per rispetto, anche di noi stessi.

Anche basta coi furbetti di questo e di quello. È un'espressione al tempo stesso volgaruccia e moralista, e perciò squisitamente italiana. La dobbiamo alle intercettazioni di Ricucci, quando entrò nel salotto buono della finanza e si aggiustò il cavallo dei pantaloni. La versione originale era “furbetti del quartierino”, che divenne “furbetti del cartellino” e poi , in attesa di un traffico di pennuti che ci regali i furbetti del cardellino, giù un fiorire sui giornali di furbetti di qua e di là fino ai furbetti del bonus. Chiamiamoli avidi, o sfrontati, perfino furbonus.

Ma furbetti no, non se ne può più.

Anche basta con l'espressione “anche basta”. Saranno quindici anni che ci ammorba: “Ma anche basta”, “ma anche no”… Ah, l'esasperata efficacia di un “basta”. La biblica semplicità di un “no”. Metterci prima questo “anche” è diventato un tic sciocco, un mezzuccio per provare a sembrare un po' brillanti. Come dire, roba da furbetti.

CELESTINO TABASSO
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