L a prima fase della pandemia è stata quella del terrore. Scienziati e politici hanno fatto corpo unico contro il nemico. I primi hanno indicato la strategia dell'assalto e le regole del combattimento, i secondi hanno esercitato il loro potere di chiamata alle armi. Il popolo, volente o nolente, ha risposto. Della seconda fase sono state protagoniste le cosiddette task-force, truppe di intellettuali travestiti da marines. La loro missione non aveva obiettivi militari ma metafisici. Perciò la loro azione è stata platonica. Nella terza fase stanno emergendo i sociologi. Secondo loro il dopo Covid non pone soltanto problemi di ripresa economica e lavoro. L'umanità dopo mesi di vita innaturale è disorientata. La gente, dicono, è cambiata. Nulla sarà più come prima. Nella vita sociale s'insinuerà la diffidenza, l'ospite sarà guardato con sospetto. Gli algoritmi sostituiranno codici e vangeli. Ma dobbiamo prenderli sul serio questi profeti allucinati? Siamo cambiati, sì: ma momentaneamente. Torneremo quelli di prima, ne abbiamo una voglia matta. Saremo ancora buoni e cattivi, continueremo a fare le cose nobili e turpi di sempre. Con una novità: prima di dargli credito faremo fare la prova tampone a politici, esperti e sociologi per individuare tra loro gli immunointelligenti.

TACITUS
© Riproduzione riservata