S i tinge di giallo la scomparsa di Kim Irikorda, l'enigmatico protagonista della scena politica noto agli occidentali come Pd o anche Pidì, a seconda di come si rende foneticamente l'ideogramma che alla lettera significa “Il sole incendia di rosa il perenne tramonto nel Mare dell'Astensione”.

L'ultima apparizione risale al 27 febbraio, quando il suo leader Zing per mostrare disprezzo per il Covid-19 andò a prendere l'aperitivo a Milano, dove chiaramente si ammalò in 12 secondi netti. Da allora il Pd non si è più visto, nonostante la scena politica sia in fermento e si segnalino movimenti inconsueti nei territori circostanti (con lanci di missili ballistici dalle postazioni dell'imprevedibile alleato renziano, Kim Ikredo).

Notizie di intelligence non confermate ieri lo davano per morto, ma una fonte Nato di alto livello sottolinea che spesso Kim Irikorda adotta questa tattica: «Gli orientali la chiamano “Il letargo del folle”: fa una roba assurda e poi scompare per mesi. Tipo: cade il governo dei suoi avversari, lui ne mette in piedi un altro e sceglie come premier quello di prima. E poi puff, sparisce. Defunto? Mi sembra improbabile. In stato vegetativo? Mah, è possibile che possa entrarci a breve. Però si deve impegnare un pochetto».

CELESTINO TABASSO
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