L a faccenda dei congiunti, del fidanzato che si può andare a trovare mentre l'amico invece no, sulle prime sembra buffa. Certo, di base c'è sempre la convinzione borbonica che i cittadini è meglio minacciarli che responsabilizzarli, ma all'inizio sono gli aspetti grotteschi ad attirare lo sguardo.

Per dire: chi vigila sul rapporto affettivo fra l'automobilista e la persona che va a trovare? E con quali competenze lo fa? La pattuglia leggerà i messaggini bacino-bacetto sul telefono? Istituiremo la guardia di Fidanza? Senonché il senso vero della questione è venuto fuori l'altro giorno, quando Virginia Raggi ha detto che le passeggiate nei parchi e le corse vanno fatte con giudizio o queste concessioni verranno revocate. Sindaca, le cose stanno al contrario. Dica “opportunità”, usi un altro termine e se non le viene in mente si faccia prestare il vocabolario da Di Battista, che tanto lo usa poco. Ma concessioni no. La concessione la stiamo facendo noi, cittadini di una democrazia occidentale, a una classe dirigente per molti versi accidentale. Concediamo che ci vengano ridotte le libertà d'impresa, di riunione e di movimento, e lo facciamo per il bene comune. Non illudetevi che sia iniziata la Fase Bue perché i nostri diritti ce li ricordiamo uno per uno. Con la chiarezza della nostalgia.

CELESTINO TABASSO
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