S ta arrivando, sarà la prima bella sorpresa del nuovo decennio. Juventus-Cagliari, come nel marzo del 1970, o magari quella pazzesca del gennaio 2009, senza mai dimenticare - era il marzo del 1994 - la vittoria in Coppa Uefa. Per noi, per i sardi nel mondo, è una classica, la vera grande sfida ai poteri forti, a un calcio stellare, a un club che non lascia mai nulla per strada. Ma sarà una partita speciale, questa volta, perché il Cagliari se la giocherà con un'altra faccia, alla fine di un cammino diverso, imprevedibile e affascinante. Quell'avvio terribile, poi cento giorni senza sconfitte, fino all'amaro finale con la Lazio, per la squadra dal centrocampo stellare è arrivata una prevedibile, logica fermata ai box, prima di questa sosta natalizia quanto mai utile. Insomma, con il Cagliari oggi ci devono fare i conti un po' tutti, se Rolando Maran può contare sul suo organico. Anche la Juve dello stratega Maurizio Sarri, sul quale il popolo juventino ancora non si pronuncia ma che - in mezzo a un fiume di diffidenza - ha condotto la squadra agli ottavi di Champions e nel mentre è primo nel campionato di Serie A.

Ora tocca al Cagliari, che non deve pagare per il caso Nandez (il giocatore sarà fondamentale all'Allianz) e per la possibile difesa decimata. Ci saranno i big, contro Cristiano Ronaldo e Dybala, servirà il Cagliari visto in autunno, sarà facilissimo in questa lunga settimana trovare gli stimoli per esplodere lunedì sera. Prima la Juve e poi il Milan, in una Sardegna Arena che nell'incredibile notte della Lazio ha regalato uno spettacolo commovente. Intanto, caro Cagliari, grazie per questo indimenticabile 2019.
© Riproduzione riservata