Pubblichiamo oggi la lettera aperta, al presidente Mario Draghi, di un giovane lavoratore stagionale del settore alberghiero, in difficoltà a causa della crisi legata all'emergenza Covid.

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"Gentile Presidente Draghi,

mi chiamo Alberto. Sono un ragazzo di 34 anni, sardo, lavoratore da sempre nel settore alberghiero, da quando a 15 anni iniziai a guadagnare i primi soldi il sabato sera in una pizzeria a pochi metri da casa. Da allora ho sempre lavorato, per mantenermi agli studi e togliere qualche sfizio senza pesare sulla famiglia.

L'anno scorso, dopo qualche mese di trattativa, io e la mia ragazza abbiamo acquistato un rudere da ristrutturare con un prestito personale in un paesino del sud Sardegna. Con sacrificio stiamo lavorando per renderlo la casa dei nostri sogni, con l'aiuto di mio padre, muratore in pensione, e di amici e parenti disponibili ad assisterci. Questa pandemia però sta azzerando i nostri sogni oltre che i nostri risparmi.

Io non ho avuto praticamente alcun sostegno, né dal precedente né dal 'suo' governo. Non mi spetta nulla perché, nonostante sia uno stagionale, ho avuto un contratto part time a tempo indeterminato nell'attività di un amico. Contratto di 4 ore settimanali, oltre le quali mi veniva corrisposto un compenso per lo straordinario in busta paga. Perciò, nonostante la busta da 700 euro circa, la cassa integrazione è stata calcolata in base al contratto. Circa 150 euro totali per tutti i mesi di lockdown. Nessuno dei sostegni covid, né nazionali né regionali, mi è duqnue stato concesso, dato che 'stupidamente', come sempre nella mia vita, ho preferito lavorare invece di ricevere un sostegno di disoccupazione. Non mi sono spettati né i 600, né i 1000, né probabilmente i prossimi 2400, né i 1700 della regione Sardegna. Sempre perché avevo 4 ore di contratto. Mi sento dimenticato e messo all'angolo dal mio Paese.

Che lezione ho imparato? Che a fare i furbi ci si guadagna sempre. Se fossi stato disoccupato avrei ricevuto un aiuto, così come se fossi un inoccupato che lavora in nero. Dal mese di maggio termina lo stop sui finanziamenti, perciò rinizieremo a pagare il finanziamento di 450 euro mensili per la casa, per ora ridotto ai soli 150 di interessi sul capitale. Non so come faremo.

Io confido molto nella sua professionalità e mi auguro che ci traghetti fuori da questo brutto sogno chiamato covid.

Buon lavoro".

Un cittadino di serie B

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