"Cara Unione,

sono la mamma un ragazzo autistico grave di 26 anni e voglio denunciare la situazione che abbiamo in Sardegna.

Il nuovo Piano Nazionale dei Vaccini, scientificamente, prevede le persone fragili siano tra coloro da cui prioritariamente iniziare per la somministrazione dei vaccini.

I nostri figli con disabilità grave, e chi li cura, adesso rientrano esplicitamente in questa prima fascia; anche perché in caso in malattia e ricovero in ospedale, non potrebbero esser lasciati da soli e curati senza il nostro supporto.

Ma, nel sito regionale dove prenotare le vaccinazioni, semplicemente le persone fragili non esistono, è impossibile registrarsi.

Non si sa quando, se e con quali criteri di scelta, verremmo sottoposti a vaccinazione, e se i care-giver, come obbligo, verranno inclusi.

Ma sappiamo anche che, nel mentre, altre categorie considerate a rischio inferiore (quali, per citarne una, le suore di clausura), sono state già prese in carico, addirittura con le seconde dosi di richiamo.

Tutti dobbiamo essere vaccinati, ma se esiste un piano nazionale definito allora è una evidente discriminazione: l’attuale carenza dei vaccini è solo per alcuni? Quale certezza del diritto?"

Francesca Manca

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