"Cara Unione,

sono una fisioterapista libero professionista, e vi scrivo perché ormai la situazione sta diventando paradossale ma a livelli veramente inaccettabili.

Collaboro coi centri che forniscono le prestazioni domiciliari, a contatto pertanto coi cosiddetti 'pazienti fragili', come sappiamo persone prevalentemente anziane ma anche di tutte le età con pluripatologie.

Ad oggi nessuno di noi, tra i liberi professionisti, è stato inserito nelle fasi di vaccinazioni.

Adesso anche i docenti, le forze dell'ordine e le cooperative che forniscono assistenza a domicilio sono stati inseriti nella programmazione di vaccinazione, e sono felicissima che anche queste categorie siano tutelate, ma noi ancora attendiamo.

Ho fatto decine di telefonate, e-mail varie e non ho ottenuto una benché minima risposta o certezza se non che saremmo stati 'inseriti nella fase 1 insieme a tutti gli altri sanitari', e questo però due mesi fa. Nel frattempo siamo arrivati alla fase 3 o 4,e noi siamo ancora in attesa...aspetteremo a questo punto la vaccinazione come comuni cittadini?

Mi dispiace ma il personale sanitario, pubblico o privato che sia, dipendente o libero professionista, avrebbe dovuto avere la priorità su qualsiasi altra categoria.

Grazie per l'attenzione".

Lettera firmata*

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