"Cara Unione,

sono la mamma di due ragazzini di 11 e 9 anni, che gradirebbero almeno qualche volta poter vedere la sera un programma tv per intero.

Mi spiego meglio: la scorsa settimana, ad esempio, ci siamo sintonizzati su "Freedom", splendido programma tv di Roberto Giacobbo dedicato nella prima parte della puntata alla Sardegna.

Peccato, però, che la trasmissione abitualmente inizi alle 21.25 e, per chi desideri seguirla tutta, a volte finisca anche oltre la mezzanotte e mezza. E infatti, anche settimana scorsa, ho dovuto a metà serata spegnere la tv fra le vibranti proteste dei miei ragazzi.

Se questa è Mediaset anche la Rai non fa però eccezione: anche qui seguire per intero un programma in prima serata significa iniziare non prima delle 21.30, spesso anche oltre, e andare a letto almeno a ridosso della mezzanotte, cosa del tutto infattibile per un ragazzino che deve alzarsi presto la mattina per seguire le lezioni a scuola.

Mi chiedo se sia davvero così necessario piegarci sino a questo modo alle esigenze pubblicitarie, perché motivazioni di altra natura non riesco a trovarne. Fra l'altro se Mediaset è un'azienda privata che fa ciò che vuole, non capisco un simile discorso dalla Rai per cui tutti noi paghiamo ogni mese il canone.

Grazie dell'attenzione".

Chiara L. - Nuoro

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