"Cara Unione,

mi chiamo Martina, vivo a Oristano, e sono dipendente di una cooperativa di trasporto persone (noleggio autobus con conducente).

In seguito alla crisi attuale, che come ben sapete ha causato il crollo del comparto turistico, l'azienda si è trovata costretta a collocare la quasi totalità del personale (circa 20 lavoratori tra soci e dipendenti) in CIG. La domanda è stata presentata la prima settimana di aprile e avrebbe dovuto coprire gli stipendi da marzo in poi, ma nonostante i ripetuti e vani tentativi di contatto con le sedi INPS provinciale e nazionale, ad oggi non è stato corrisposto nessun pagamento.

Io, come gli altri 20 colleghi, sono senza stipendio da marzo, con tutte le difficoltà che ne conseguono, mentre la politica nazionale e regionale si preoccupa dei pagamenti di giugno e di concedere proroghe alla cassa integrazione nonostante ci siano pesanti arretrati nei saldi di quelle già concesse.

Mi sono presa la briga di scrivere agli organi istituzionali a vari livelli, ricevendo una risposta solo dal sindaco Lutzu, il quale mi ha convocato nel suo ufficio in udienza privata ed ha contattato i referenti INPS della provincia.

Si sperava che l'intervento del nostro sindaco potesse essere risolutivo ma, nonostante l'impegno, la situazione non è cambiata di una virgola nelle ultime 3 settimane.

Mi chiedo se i nosri governanti non si rendano conto della reale situazione del Paese, con intere categorie ridotte letteralmente alla fame.

Un cordiale saluto".

Martina - Oristano

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