"Cara Unione,

scrivo per raccontare della gestione, a mio avviso quanto meno caotica, dell'accesso alle paradisiache spiagge di Stintino.

Bene, essendo l'accesso a numero chiuso, come da indicazioni ricevute ci siamo collegati al sito del Comune e abbiamo acquistato gli accessi,

Il giorno previsto ci siamo quindi recati in spiaggia e, con nostra sorpresa, abbiamo scoperto una distesa ininterrotta di ombrelloni.

Ci siamo quindi avviati per cercare un posto in spiaggia. Trovato un piccolo spazio dove appoggiarci, abbiamo iniziato a guardarci attorno notando che non tutte le persone in spiaggia hanno il braccialetto previsto.

Dopo un po’ sono passati i controlli della società che gestisce la compravendita dei ticket d’accesso, i quali hanno invitato chi non aveva i braccialetti a 'trattenersi in spiaggia il meno possibile, concedendosi al massimo un bagno di un oretta'.

E alle nostre e di altri lamentele, perché facendo così venivano meno tutti i motivi per cui si è messa la tassa sulla spiaggia, la risposta è stata: 'Siete al mare per rilassarvi, allora fatelo...'.

Dopo una mezz’ora è passato, quindi, il corpo forestale, che ha obbligato le persone che non ne avevano titolo ad allontanarsi.

Il sistema sembrava quindi funzionare, ma invece no! Perché dopo un po’ la scena di persone senza braccialetto si è ripetuta...

Abbiamo assistito a questo teatrino in maniera ciclica durante l’arco dell'intera giornata, con la conseguenze che è così pressoché sempre mancato quel distanziamento sociale previsto ed obbligatorio in questo periodo.

Forse basterebbe che oltre ai controlli in spiaggia ci fosse un analogo controllo all’ingresso delle passerelle, in modo che chi vuole fare il furbo o, semplicemente, non è informato sulle attuali norme, ne possa prendere atto.

Un cordiale saluto".

Paolo C.

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