"Cara Unione,

con l'occasione della giornata contro il cancro, che si è celebrata ieri nel mondo, da malata oncologica voglio gridare il mio sdegno per l'ennesimo sopruso che noi malati di cancro dobbiamo subire all'ospedale Businco di Cagliari.

Fino a pochi giorni fa, era prassi che chi doveva fare o prendere la terapia oncologica andasse in ospedale in Day Hospital (esami/visita/terapia), il tutto con lunghe ore d'attesa, come già denunciato altre volte.

Ora il direttore generale e il direttore sanitario dell'azienda Brotzu hanno deciso che gli esami pre-terapia (chemioterapia) dovranno essere fatti non lo stesso giorno ma un altro. Quindi per noi malati ora si prospetta questo scenario: un giorno per gli esami e un giorno per la terapia, quindi due giorni e non uno di viaggi. Per chi lavora, ciò significa due giorni e non uno di assenza dal lavoro, due giorni e non uno di richiesta rimborso sui viaggi (ove ci spetti), due giorni di stress e stanchezza e non uno.

Quindi, invece di preoccuparsi di ridurre la burocrazia che rallenta l'operato dei medici e degli infermieri o di sveltire l'esecuzione degli esami di laboratorio e la preparazione delle chemioterapie (ciò che ha sempre creato le lunghe attese ), hanno pensato bene di creare ulteriore disagio ai malati e agli accompagnatori e un costo sociale ulteriore.

Grazie, a queste menti pensanti che guadagnano anche tanti soldi.

E grazie a voi che date voce a noi malati".

S. M.

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