"Cara Unione,

propongo questo intervento a seguito di un fatto spiacevole accadutomi di recente.

Mi considero un cittadino onesto. Rispetto le norme di legge e quelle di civile convivenza. Credo nel rispetto del prossimo e dell'ambiente che ci circonda. Per questo motivo eseguo, come la maggioranza delle persone, la raccolta differenziata dei rifiuti domestici. Mi piace, inoltre, fare passeggiate all'aria aperta e quando mi capita, purtroppo sempre più di frequente, di vedere rifiuti abbandonati nelle campagne, se posso li porto a casa, e li consegno poi all'ecocentro comunale per un corretto smaltimento.

Detto questo, voglio precisare che non credo affatto di essere un eroe, né sono alla ricerca di alcun riconoscimento da parte di chicchessia. Credo che sia dovere di ciascuno di noi rispettare l'ambiente e consegnarlo alle future generazioni, se possibile, meglio di come lo abbiamo trovato.

Qualche giorno fa mentre transitavo in macchina in una strada di campagna ho notato un cumulo di rifiuti. Tra le altre cose vecchi materassi e alcune antine in vetro di un box doccia. Ho pensato di caricare le antine in vetro per portarle poi all'ecocentro comunale. Proprio in quel momento è sopraggiunta una macchina. Il conducente si è fermato e, con aria minacciosa, mi ha intimato di caricare il cumulo di rifiuti che si trovava sul terreno oppure avrebbe chiamato i Carabinieri per denunciarmi per smaltimento irregolare di rifiuti.

Confesso che, in quel momento, ero indeciso se ridere, arrabbiarmi o chiamare io i Carabinieri. Ho cercato di mantenere la calma e spiegare all’interlocutore che non stavo affatto scaricando ma, al contrario, caricando alcuni di quei rifiuti illecitamente abbandonati da qualcun altro.

La persona è stata in un primo momento scettica, e visibilmente incredula. Successivamente, forse a seguito della mia sollecitazione a verificare egli stesso che quei rifiuti giacevano li da diverso tempo e che, per quanto mi riguardava, poteva tranquillamente chiamare i militari, si è convinto della sincerità di quanto cercavo di spiegargli e si è scusato per il malinteso.

Capisco che siamo ormai giunti ad una situazione di smaltimento selvaggio di rifiuti che non è più tollerabile. Io sono il primo a condannare questi comportamenti incivili, ma credo che sia anche necessario un po' di buon senso per capire che una persona che intende compiere queste azioni non lo fa di certo alle 15 di pomeriggio in un luogo molto frequentato da proprietari terrieri che li lavorano e da persone che, come me, passano in quelle campagne, per il puro piacere di fare attività fisica e passare un po' di tempo all'aria aperta.

Questa spiacevole esperienza mi ha insegnato che, talvolta, è un rischio anche essere onesti. Io continuerò a smaltire correttamente i rifiuti domestici, ma credo che da ora in poi mi asterrò dal recuperare rifiuti abbandonati da altri. Di questo dovranno farsi carico i soggetti istituzionalmente competenti.

Saluti".

Giorgio Piras

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