"Cara Unione,

sono una cagliaritana, residente in un appartamento - al quarto piano - in una palazzina nella zona di Monte Urpinu.

Nei giorni scorsi, purtroppo, ho ricevuto la visita dei ladri, che sono entrati nella mia abitazione in pieno giorno, alle undici del mattino, citofonando a diversi campanelli del condominio per verificare la presenza dei padroni di casa.

La tecnica usata, nota alla polizia, prevede che i malviventi in caso di risposta si presentino ai citofoni con le scuse più disparate per farsi aprire il cancello: prendere le misure della casa, ritirare un divano, fare rilievi per una planimetria. Tutti interventi mai richiesti che però, talvolta, ingannano qualcuno tra i condomini.

In questo modo e nel mio caso i ladri sono riusciti ad arrivare all'appartamento, e a giudicare dai segni di effrazione si presume che il portoncino d'ingresso sia stato aperto poi con un piede di porco.

Scrivo questo perché credo sia interesse, per tutti i vostri lettori, essere aggiornati su questo tipo di modalità di furto e perché ciascuno tenga gli occhi bene aperti.

Grazie dell'attenzione".

Lettera firmata*

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