"Cara Unione,

alcuni anni fa, in un pomeriggio di novembre del 2009, vennero a trovarmi a casa Franco Columbu e il suo e mio amico Piero Frau per discutere della creazione in Sardegna di una Scuola Superiore di Formazione di Chiropratici a livello Universitario, una vera Eccellenza e una novità assoluta a livello europeo.

Abbiamo ipotizzato anche che sarebbe nata sotto la supervisione dello stesso Franco Columbu, ormai considerato uno dei massimi esperti a livello mondiale in materia, in quanto aveva realizzato e dirigeva e praticava nelle palestre della California e principalmente a Los Angeles questa disciplina con grande successo.

Pertanto non ci perdemmo in chiacchiere e riuscii a fissare immediatamente degli appuntamenti con alcuni esponenti della Giunta Regionale per cui il giorno dopo scendemmo in Regione e incontrammo alcuni assessori regionali e l’allora vicepresidente del Consiglio Regionale on. Michele Cossa che ci accolsero tutti con estrema gentilezza e disponibilità: Franco Columbu espose loro il suo interessante progetto con grande entusiasmo e dovizia di particolari. Pertanto, considerato che il suo sogno americano si era realizzato, lo voleva ora riportare in Sardegna, ma nonostante l’instancabile impegno e la sua forza di volontà per superare qualunque ostacolo fisico, la sua forza muscolare e i suoi grandi titoli si infransero contro la burocrazia e rientrammo la sera a Ollolai, nella sua auto a noleggio da lui guidata, con qualche promessa sì, ma senza alcuna certezza e, ad oggi, infatti, siamo ancora a quel punto di partenza: sempre in attesa di risposta.

Intantu Zizzu - Franco a dolumannu si ch’est mortu! Ma del progetto, per onorarlo, ne riparleremo ancora perché non credo meriti che gli si intitoli solo una strada o una palestra o un bar, ma che meriti molto , molto di più, minimo la realizzazione del suo grande progetto, con l’impegno di tutti e principalmente della Regione.

Ma oltre che un esperto e collaudato chiropratico Franco Columbu era un convinto e fine nutrizionista, amante della dieta mediterranea nelle sue numerose varianti che egli stesso aveva esaltato in alcune opere divulgative e di grande successo. Opere sulle quali nei primi Anni ‘90 del secolo scorso, ero allora assessore comunale alla cultura del Comune di Ollolai, lo invitai ad un dibattito pubblico ed egli, come sempre, partecipò volentieri ed espresse con molta chiarezza le sue teorie sull’alimentazione e non si sottrasse nemmeno alle numerose domande del pubblico, che era accorso da varie parti dell’isola, incuriosito dalla presenza di tal personaggio. Divenne in seguito sempre più convinto cultore delle nostre produzioni enogeastronomiche a tal punto che si creò, nel suo giardino di Los Angeles, un angolo di Sardegna, pastinande sa murta, piantando 20 piante di mirto nostrano, che crebbero a dismisura e da arbusti divennero alberi e con le sue mani produsse un liquore, che addolcì col miele e, per alcuni corresse con la vodka. Ma mai manche’ su pane e su ‘asu sardu e su binu su atho eo, diceva(Mai manchi il pane e il formaggio sardo e il vino lo faccio io, compro l’uva qui a Los Angeles).

E un altro gustoso e prelibato alimento di cui si riforniva in gran quantità in Sardegna era la bottarga. Tutte eccellenze gastronomiche della nostra isola che oltre a creare benessere fisico, oltre a dare nutrimento in modo equilibrato, sono pure un volano per il rilancio dello sviluppo della nostra economia in quanto si privilegiano e si valorizzano i nostri prodotti locali. E dunque non mi pare poco.

Tonino Bussu

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata