"Cara Unione,

mi sto trasferendo da Cagliari nel Lazio e, sgomberando casa, ho racimolato qualcosa come 200 appendiabiti collezionati in 50 anni di consumismo quasi sfrenato (una media di 4 all'anno!).

Credendo di comportarmi da bravo cittadino ne ho conservati una cinquantina e imbustato i restanti per portarli all'isola ecologica di via Newton.

Là gli operatori, invece di consegnarmi la medaglia che mi aspettavo, mi hanno invitato a riportare il tutto a casa e separare i ganci di metallo dalla gruccia in plastica o legno.

Protesto e interviene un funzionario della De Vizia a spiegarmi cosa vuol dire 'raccolta differenziata' e

a mostrarmi quanto è facile l'operazione di separazione.

Allora dico: 'Visto che è così facile perché non lo fate voi?'. Risposta: 'Non possiamo: lo deve fare lei! Fossero state 5-6 l'avremmo fatto, ma siccome sono un centinaio lo deve fare lei. E per favore non mi dica, come fanno tutti, che lei paga la Tari, quella la paghiamo tutti!".

Siccome lo dicono tutti e la paghiamo tutti l'argomentazione mi pare fasulla. Pagare è un dovere, esigere in corrispettivo un servizio, invece, per qualcuno è una pretesa arrogante".

Sergio Ravaioli

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