"Cara Unione,

come riportato ieri dal vostro giornale, in cronaca di Quartu sant'Elena, relativamente a un incendio divampato tra via dell'Autonomia sarda e via san Martino che ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco, vorremmo segnalare che il pericolo di un'escalation di incendi, e non solo, è quanto di più reale possa accadere in zona Pardinixeddu, abitata da centinaia di famiglie circondate da ogni tipo di schifezza e non certo per colpa loro.

Andiamo scrivendo da tempo sul degrado in cui versa questa nostra periferia, e richiamiamo ancora una volta l'attenzione dell'amministrazione comunale affinché intervenga per prevenire gli incendi e altre situazioni dannose per la salute dei cittadini e per il loro decoro, assolutamente non garantiti nonostante ciascuno cerchi di curare al meglio il proprio cortile di casa. Cosa che non basta.

Rifiuti e degrado in via Pardinixeddu a Quartu (foto dei lettori)
Rifiuti e degrado in via Pardinixeddu a Quartu (foto dei lettori)
Rifiuti e degrado in via Pardinixeddu a Quartu (foto dei lettori)

Il degrado è purtroppo sotto gli occhi di tutti, ma gli unici che sembrano non vederlo sono gli addetti alla sicurezza e alla salubrità dei propri cittadini. Chi deve occuparsene?

D'inverno si naviga nel fango, le strade sono al buio, non c'è una fermata dei mezzi pubblici, non c'è un attraversamento pedonale per superare il semaforo facendo correre il rischio a chi si avventura per raggiungere la città di restare schiacciato da una macchina come una formica.

D'estate il problema sono i campi non liberati dalle sterpaglie che possono prendere fuoco all'improvviso, lambire le case o addirittura investirle, con dentro magari bambini e anziani indifesi soprattutto se questo succede la notte.

Cosa aspetta il Comune a prendere provvedimenti? Aspetta che ci scappi il morto?

Un'altra immagine di degrado a Quartu (foto dei lettori)
Un'altra immagine di degrado a Quartu (foto dei lettori)
Un'altra immagine di degrado a Quartu (foto dei lettori)

E che dire del sudiciume che si nasconde in mezzo alle sterpaglie, pericolosissimo per chi è costretto a transitarci, magari a piedi o in bicicletta? Topi, zecche, bisce e altro la fanno da padrone.

Come si può non capire che chi vive in periferia non lo fa perché 'è bello vivere in campagna'? Che non è una scelta ma una necessità? E che non solo deve fare i conti con l'isolamento geografico ma anche sociale, visto che nessuno si degna di prendere in considerazione questa orrenda situazione che non fa onore a nessuno".

Un gruppo di residenti di via Pardinixeddu - Quartu Sant'Elena

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