"Cara Unione,

scrivo questa lettera per portare all'attenzione generale l'odissea che deve affrontare un giovane ragazzo con sindrome di Asperger, come me, nella ricerca di un impiego e anche solo per poter mandare autonomamente un'autocandidatura a un'azienda privata.

In quanto persona autistica, sto infatti trovando difficoltà solamente nell'identificare un'azienda disponibile a ospitarmi come tirocinante, anche gratuitamente.

Nonostante possieda questo handicap intellettivo, sono tuttavia una persona normale come tutte le altre: sono diplomato, laureato e possiedo molte conoscenze nell'ambito informatico. Sono inoltre una persona attenta ai dettagli, ordinata, precisa e metodica.

Mi sono rivolto a ben 4 associazioni di volontariato site nel territorio cagliaritano per cercare di avere maggiori opportunità di lavoro e anche solamente per presentare la mia autocandidatura.

E questo, secondo lo staterello italiano, significherebbe rendere una persona autistica come me autonoma?

La classe politica (non sarda) ci ha ingiustamente e indiscriminatamente escluso dalla candidatura agli avvisi pubblici di selezione in strutture pubbliche (Ministero dell'Intero, Prefettura, Agenzia delle Entrate, Forestas) perché, secondo la classe politica, gli Asperger diventano automaticamente disabili psichici dopo il compimento dei 18 anni di età. Una malattia ingiustamente annoverata con l'etichetta di "disabilità mentale", e che preclude a me malato di partecipare agli avvisi pubblici di selezione, obbligandomi invece a rivolgermi a quattro associazioni di volontariato solamente per presentare la mia candidatura perché, ancora oggi, "autismo ad alto funzionamento" e "Sindrome di Asperger", secondo la società contemporanea è uguale a disabile psichico = difficile da controllare, criminale, o peggio.

Non mi sto piangendo addosso ma, piuttosto, voglio provare a fare capire che siamo persone come tutte le altre. Che non meritano di essere categorizzate come il "brutto paese" ci ha etichettato ingiustamente.

Sono consapevole che la crisi economica del 2008 ha colpito duramente e che non sia possibile assicurare a noi giovani ragazzi Aspie un'assunzione, però almeno chiedo un minimo di comprensione e considerazione.

Ringrazio chiunque legga questa lettera e cerchi, nel suo piccolo, di provare a cambiare la mentalità e prospettiva su questo aspetto.

Grazie dell'attenzione".

Lettera firmata*

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