#CARAUNIONE
"Togliere lo stipendio ai preti? Una riflessione è d'obbligo"
Le considerazioni di un lettore sulla polemica innescata da don Gianni Pippia circa il "magro" sostentamento previsto dal clero per i parroci

"Gentile redazione,
leggo oggi sulle vostre pagine di un sacerdote che interviene circa la polemica innescata da don Gianni Pippia, che si era lamentato su Facebook per aver ricevuto dall'ufficio sostentamento del clero uno stipendio di poco inferiore ai 750 euro netti per il mese di dicembre.
Il sacerdote, parroco di uno dei quartieri più turbolenti di Oristano, si era poi giustificato dicendo che fosse 'ridicolo chiamarlo sostentamento, considerato che la cifra è addirittura inferiore a quella prevista dal reddito di cittadinanza'.
Oggi il sacerdote in questione torna sull'argomento riflettendo che, forse, occorrerebbe ricordare che 'ci sono persone che vivono con molto meno di 750 euro al mese – pensionati, invalidi, vedove – ma che non si lamentano'. Persone che dignitosamente vanno avanti, nel silenzio, senza lamentarsi o chiedere nulla. E da cui molti preti dovrebbero prendere esempio.
L'azzardo del sacerdote in questione è che togliere lo stipendio ai preti, come l'8 per mille alla Chiesa cattolica, forse non sarebbe un male, e magari 'avremmo meno sacerdoti ma sicuramente più santi'.
È un pensiero giusto o sbagliato? Non lo so, ma sicuramente credo meriti una riflessione, e un esame di coscienza, da parte di tutti".
Massimo Loi - Cagliari
***
Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.
(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata

COMMENTI
Disclaimer Commenti
L'utente che utilizza il servizio di commento dei contenuti del sito si impegna a rispettare le seguenti regole:
L'utente si assume piena responsabilità penale e civile in merito all'eventuale contenuto illecito messaggi inviati e da ogni danno eventualmente causato a altri soggetti.
L'Unione Sarda S.p.A. si riserva diritto di comunicare indirizzi ip e mail dell'autore di un messaggio in caso di richiesta da parte delle autorità competenti.