"Spesso sento dire che la situazione ai nostri confini è da classificarsi semplicemente come emergenza e rimango basito.

Questo termine identifica uno stato temporaneo, invece purtroppo la situazione è di carattere strutturale con alcuni grandi incognite future.

Ci sono molti Paesi destinati ad una più rapida crescita di popolazione. Secondo l' Onu, l'Africa avrà più del doppio della popolazione attuale nel 2050.

Da considerare anche la situazione che si potrebbe definire nel post-presidente Bouteflika in Algeria, ovvero l'unica Repubblica rimasta solida dopo le "primavere arabe".

Il pugno di ferro che ha utilizzato nei suoi mandati, è il collante del Paese e molti temono che scomparso lui l'intero paese possa ricadere nel caos.

Anche sulla situazione in Libia non c'è da rallegrarsi vista l'assenza di politica comune tra Francia, Italia e Germania. Visto quindi la situazione demografica in Africa, la situazione da filtro dell'Algeria, la situazione in Libia, per non essere travolti, l'Europa deve avere voce unica nella politica dell'immigrazione. Non è un'opzione, è una necessità".

Andrea Zirilli

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