"Gentile redazione,

Vorrei segnalare il disagio cui ho assistito mercoledì 9 gennaio mattina all'aeroporto di Cagliari Elmas, dove mi sono recata per accompagnare mia figlia che doveva prendere il volo Cagliari-Roma delle 6.45.

Ho impiegato pochi minuti per arrivare con lei fino all'ingresso del check-in, salutarla e correre via.

Appena mi sono trovata fuori, una fila interminabile di macchine procedeva con una lentezza esasperante verso la sbarra dell'uscita che il più delle volte non si alzava nemmeno poiché nell'attesa, in fila, i fatidici 15 minuti erano già scaduti! Di conseguenza si doveva tornare indietro, con grande difficoltà dato l'intasamento, parcheggiare da qualche parte e andare a pagare i due euro del biglietto. Impossibile uscire in tempi brevi!

Inevitabile il frastuono dei claxon degli automobilisti spazientiti e arrabbiati! Inevitabile il caos che si è creato! Ebbene, nessuna delle autorità presenti in aeroporto è intervenuta per rendere agevole il transito! Nessuno presente vicino alla sbarra che in qualche modo potesse aiutare a facilitare l'uscita.

La polizia è intervenuta invece prontamente con sirena e lampeggianti una sera per costringere alcune persone parcheggiate fuori ad attendere l'arrivo di qualche familiare.

Questo è ciò che troppo spesso si verifica nell'aeroporto di Cagliari!

Personalmente mi sono sentita 'ostaggio' di una situazione veramente paradossale! In nessun aeroporto, nei miei numerosi viaggi, mi è mai capitato di trovare simili disagi. Per non parlare dei collegamenti dei mezzi pubblici con la città inesistenti, solo taxi che costano una ventina di euro.

Infine, per completare il quadro da terzo mondo e del quale le istituzione competenti dovrebbero vergognarsi, l'ultimo chilometro prima di arrivare in aeroporto è privo di adeguata illuminazione, per cui spesso si è costretti ad usare gli abbaglianti.

Ringrazio per l'attenzione che vorrete dedicare a questo problema, e soprattutto spero che le istituzioni si facciano carico delle loro responsabilità e intervengano per rendere fruibili i servizi di cui abbiamo diritto".

Luigia Minnai - Cagliari

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