"Gentile redazione,

sono un pensionato piemontese che si è trasferito in Sardegna ormai da diversi anni. Ho da poco avuto bisogno di un'operazione importante e mi sono trovato benissimo all'ospedale Marino di Alghero. I medici sono stati molto professionali e così tutto il personale medico. La struttura poi è funzionale e gestita in modo impeccabile.

Davvero nessun motivo per rimpiangere il mio nord efficientissimo.

Se non fosse che ora, per qualche misteriosa ragione, mi pare di capire si ipotizzi la chiusura della sala operatoria del reparto di ortopedia del Marino di Alghero e, dunque, i pazienti dovranno magari prendere un aereo per farsi operare chissà dove.

Davvero non capisco perché si dovrebbe rinunciare a qualcosa che funziona molto bene e che può rendere più semplice la vita di tutti noi. Non è giusto che chi vive in questa bellissima isola debba sempre rincorrere qualcosa di meglio altrove, anche quando avrebbe già a due passi da casa tutto quel che gli serve: un ospedale che funziona e dove si viene trattati con ogni riguardo.

Cosa si vuole lasciare al posto dell'ospedale Marino di Alghero? Un deserto sanitario, o l'ennesima struttura ricettiva per i turisti che vengono magari solo una settimana all'anno?

La Sardegna non è soltanto un'isola per le vacanze, ma un posto in cui vivere, e i suoi abitanti devono avere la possibilità di starci con gli stessi diritti di coloro che abitano in Piemonte, in Lombardia o nel Lazio. Tutto l'amore per quest'isola mille volte sbandierato dai politici deve cominciare dalla salvaguardia dei servizi che la Sardegna può offrire ai suoi cittadini ogni giorno: servizi che saranno poi a disposizione di tutti, anche dei turisti. Chi vorrà passare invece le sue vacanze in un deserto sanitario?

Grazie a chi potrà rispondere a questi interrogativi".

Mario Gastaldi - Sorso

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