"Gentile redazione,

non sappiamo più come dare voce ai nostri bambini, che da circa due settimane sono a casa senza poter andare all'asilo.

Mi riferisco all'asilo che si trova in via Italia (materna Caduti grande guerra), e che è stato chiuso a seguito del crollo del tetto, che ha reso inagibili alcune aule.

I lavori veri e propri sono iniziati martedì, ma nessuno ci ha avvisati su quando termineranno.

E nel frattempo i bimbi che fanno? Niente didattica, niente lavoretti, niente recite (erano felicissimi per tutti questi eventi) senza contare il disagio creato tra i genitori che lavorano e si sono trovati in difficoltà.

Abbiamo chiesto di trovare una sistemazione temporanea per i piccoli, ma l’unica risposta ricevuta è che non esistono al momento strutture adeguate ad ospitarli.

E quindi cosa dobbiamo fare? Ci sono tanti locali comunali affittati oppure l'ex asilo sito sempre in Pirri che viene utilizzato per far giocare a carte i nonnini...non si poteva andare lì?

Soluzioni, a mio modesto parere, ce ne sono tante, ma il punto è che non si vogliono trovare.

Parlo a nome di tutte le mamme della struttura: chiediamo al Comune e al nostro sindaco Zedda di darci una sistemazione temporanea perché i bambini ne stanno risentendo tantissimo, hanno bisogno della loro quotidianità, di alzarsi la mattina e prepararsi per andare alla scuola materna. Hanno bisogno di socializzare e giocare con i loro compagni..

Un altro piccolo dettaglio, non indifferente, è che la colpa del crollo pare sia attribuibile alle tante piogge, ma in realtà qui l'unica colpa è di chi nel tempo non ha fatto i giusti controlli e lavori nonostante i vari solleciti.

Il tetto della scuola due settimane fa nei primi rilievi risultava con la guaina completamente consumata...qualunque struttura avrebbe ceduto in quella situazione.

Grazie dell'attenzione".

Le mamme dei bimbi dell'asilo di via Italia

***

Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata