"Gentile redazione,

nel pomeriggio di sabato 24 novembre ho preso il treno regionale 'veloce' per l'aeroporto Cagliari Elmas, da Macomer, con partenza alle 16.05 e arrivo previsto alle 17.35 circa.

Dovevo prendere l'aero Ryanair per Barcellona delle ore 18.50. Non avendo bagagli da registrare al check- in e la poca affluenza nei mesi invernali, come spesso avevo già fatto, arrivare in aeroporto con un'ora e 15 minuti di anticipo dalla partenza del volo mi pareva più che sufficiente, tanto che molte altre persone erano su quel treno per scendere alla fermata aeroporto con orari dei voli simili al mio.

Il treno parte da Macomer con soli 5 minuti di ritardo. Normalissimo. Dopo circa 20 minuti di percorrenza, però, il treno improvvisamente si blocca prima di Borore. Nessun controllore ci avvisa di cosa stia succedendo. Si fanno le 17 (orario in cui il treno doveva essere a Oristano), e il treno è ancora fermo.

Mi alzo, quindi, per cercare un controllore, percorro tutti i vagoni ma oltre che vedere passeggeri in piedi e che iniziavano a innervosirsi, di controllori neppure l'ombra.Qualcuno mi sussura che i controllori sono chiusi dentro la cabina del macchinista. Busso allora alla porta. Mi apre un controllore, gli dico che abbiamo un aereo e che non capiamo cosa stia succedendo. Mi dice che purtoppo c'è stato un guasto ma che stavano risolvendo.

Il treno riparte dopo circa 40 minuti di sosta.

Sembra quindi tutto tornato alla normalità, nonostante l'ansia di arrivare ormai troppo tardi in aeroporto. Dopo circa mezz'ora di percorrenza, però, il treno si ferma nuovamente, poco prima Oristano. Mezz'ora di sosta e, anche qui, nessun controllore si fa vedere. Ritorno a bussare alla porta, nel frattempo alcuni passeggeri chiedono di poter aprire le porte. Non si respira, i finestrini sono bloccati.

Una ragazza col vivavoce nel telefono ci mostra l'attesa del call center Trenitalia (non risponderà nessuno). Ribadisco a uno dei due controllori chiusi in cabina che ho un aereo e che probabilmente ormai lo sto perdendo. Mi lamento del fatto che avrebbero dovuto in primis avvisare di cosa stava succedendo, e essendo una tratta per l'aeroporto avrebbero dovuto quanto meno provvedere ad un bus sostitutivo per l'aeroporto.

Il controllore mi dice sche l'unica cosa che può fare è farmi scendere a Oristano...

Arriviamo alla fermata Elmas aeroporto alle 18.30 con 65' minuti di ritardo. Corriamo alle partenze, ma ormai l'aereo ha già chiuso l'imbarco.

Oltre il danno economico e morale, è rimasta la sensazione sgradevole di vivere nel 2018 in un posto dove oltre che essere penalizzati dal poter uscire dalla Sardegna nei mesi invernali per via dei pochi voli disponibili, anche il cammino verso l'aeroporto pare una 'missione impossibile'.

Grazie dell'attenzione".

Andrea Zanella

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