Pubblichiamo oggi la lettera aperta di Maria Grazia Calligaris al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sulla situazione delle carceri in Sardegna.

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"In Sardegna c'è una situazione 'storica' che ha la necessità di trovare una soluzione immediata. Confidando nel 'cambiamento' asserito e sostenuto dal Governo di cui Lei è espressione, le rivolgo un sentito appello affinché ciascun Istituto Penitenziario sardo possa disporre innanzitutto di un Direttore in pianta stabile.

La carenza di responsabili delle carceri si aggiunge a quella degli Agenti della Polizia Penitenziaria, in numero gravemente insufficiente, e degli Educatori. In particolare negli ultimi mesi quotidianamente le diverse sigle sindacali segnalano continue tensioni all'interno degli Istituti con atti lesivi verso gli Agenti in servizio e di autolesionismo da parte dei detenuti. Gli eventi più pesanti si sono manifestati nella Casa Circondariale di Cagliari-Uta e di Sassari-Bancali, dove il numero dei ristretti è sempre al limite della capienza regolamentare e il numero delle persone con problemi di tossicodipendenza e di natura psichiatrica sono elevati. Ma la situazione non è migliore in altre realtà come la Casa di Reclusione di Oristano-Massama in cui il personale carente e 'anziano' limita pesantemente le attività trattamentali creando condizioni di tensione che spesso sfociano in battitura dei ferri e in scioperi della fame.

Ribadisco, come ho sottolineato in una nota inviata alla Sua attenzione nel mese di luglio, che la Sardegna continua a vantare il primato negativo di 4 Direttori penitenziari stabili per 10 Istituti. Pierluigi Farci (Oristano-Massama), è anche Vice Provveditore; Patrizia Incollu (Sassari-Bancali e Nuoro Badu ‘e Carrus), Marco Porcu (Cagliari-Uta, Isili e Lanusei) nonché l'Ufficio Contenzioso del Provveditorato regionale; Elisa Milanesi (Alghero). Altri due Direttori hanno incarichi temporanei a Tempio, Caterina Sergio; a Mamone e Is Arenas, Simona Mellozzi, peraltro direttore aggiunto alla Casa Circondariale di Regina Coeli.

In estate si è raggiunta un'alta criticità per permettere anche ai Direttori di usufruire delle ferie. Con i ranghi ridotti all'osso oggi la dott.ssa Milanesi ricopre 4 incarichi perché il dott. Porcu è in ferie. In quattro (+ 2) dunque devono gestire dieci Istituti con 2.257 detenuti (731 stranieri). Tutto ciò è scandaloso anche perché viene umiliata la funzione della detenzione. Richiamo infine un altro aspetto che fa dell'Isola una cenerentola. Dal 1989, quasi 20 anni, è assente un Provveditore sardo dell'Amministrazione Penitenziaria. L'ultimo, Francesco Massidda, è andato in pensione nel 2010.

È giunto il momento – conclude la presidente di SDR – di assegnare un incarico di Dirigente Generale a un sardo o a una sarda che conosce il territorio, i colleghi, potenzialità e criticità della realtà detentiva isolana".

Maria Grazia Caligaris - presidente di "Socialismo Diritti Riforme"

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