Pubblichiamo oggi la riflessione di una lettrice sulla Sardegna, sua terra d’origine in cui ogni anno fa ritorno per la stagione estiva.

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"Cara Sardegna,

questa fine estate ti ritrovo bella e verde come non mai, merito delle piogge copiose cadute ad inizio agosto.

Il mare è sempre caraibico, il cibo semplice e gustoso allieta le mie giornate, ma alcuni problemini fai fatica a risolverli.

Le strade, a parte le SS con le loro varianti, sono piene di buche, la segnaletica è spesso coperta dalla vegetazione, e devo dire poco chiara, i posteggi auto nelle "vicinanze" delle spiagge sono carissimi e disegnati nella polvere di sterrati assolati: consentono a suon di 5 o di 10 euro di agevolare il tuo incontro con il mare, passando attraverso borse di spazzatura, bagni chimici fatiscenti, qualche doccia dove lavarsi i piedi insabbiati.

Ma una quota dei soldini che ogni estate guadagni non viene impiegata per eseguire qualche miglioria?

Certo, questa grande orda barbarica, me compresa, sicuramente ti abbruttisce, e di questo ne sono dispiaciuta e me ne scuso, ma i tuoi governanti sardi, che sicuramente ti seguono tutto l'anno, fanno qualcosa per te?

In continente sono fiera di dire che sono sarda e solo ospite della Regione in cui vivo, però chiedo un po' più di fierezza e cambiamento vero anche per te!!

A presto cara Sardegna, terra dove sono nata e dove un giorno ritornerò!"

Caterina Tola

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