Pubblichiamo oggi la riflessione di un lettore circa la vicenda della casa di Grazia Deledda a Cicognara (frazione di Viadana, in provincia di Mantova), che rischia di essere "oscurata" a causa dell'ampliamento di un prosciuttificio della zona. Lo scrivente è stato il primo a sollevare il problema relativo alla casa lombarda della scrittrice premio Nobel, una segnalazione immediatamente raccolta e sostenuta da tutti i circoli sardi.

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"Gentile redazione,

la Vostra puntale e immediata risposta sulla questione della dimora di Grazia Deledda a Cicognara ha colto di sorpresa la gente del posto e l’Amministrazione Comunale di Viadana, distratta nei confronti della Grazia ma molto più attenta ai risvolti economici di un'espansione industriale.

Una laconica risposta da parte del Sindaco di Viadana (Cicognara è frazione di Viadana) a un quotidiano locale "La Provincia di Cremona" del 23.8.18 non può certo soddisfare il bisogno di conoscenza e di difesa di un Patrimonio culturale a valenza internazionale come il Premio Nobel per la Letteratura Grazia Deledda.

In particolare, nell'articolo in questione il sindaco dichiara: "Trovo un po' strano che solo adesso ci si ricordi di casa Deledda, per anni praticamente dimenticata dai viadanesi. Un paio di anni fa, durante la biciclettata di Ferragosto, ci siamo fermati davanti all'abitazione e quasi nessuno sapeva di cosa si trattasse". "Il primo cittadino – prosegue l’articolo - sottolinea che l'ampliamento del prosciuttificio Gardani ha seguito tutta la procedura stabilita per legge e che la costruzione di un nuovo capannone ben poco ha a che fare con la casa della Deledda".

Ovviamente, tutti sapevano e nessuno sapeva…la Casa di Deledda con c'entra...: una difesa oserei dire puerile!

La casa di Deledda c'entra, eccome se c'entra, perché viene a far parte di un nuovo assetto industriale approvato fra qualche "disattenzione", per agevolare espansioni che apparentemente sono "molto più redditizie" del Bene culturale di cui stiamo parlando.

Altre aziende, storicamente presenti in loco a cui il Sindaco accenna nella sua risposta, hanno dislocato in zona industriale, non residenziale!

Credo che un atteggiamento di continua e attenta vigilanza non potrà che essere proficuo per risvegliare le coscienze e maturare un'opinione anche fra la gente del posto che ha facilmente dimenticato, residuando una sbiadita onda di ricordo nelle vecchie generazioni che hanno avuto modo di incontrare la Deledda e i suoi discendenti.

Purtroppo le nuove generazioni non sanno, non conoscono e niente si muove per crearne l'occasione: in questo contesto è persino facile cancellare la memoria della Grazia Deledda.

Ci auguriamo che anche i Beni Culturali della Regione Lombardia si diano una mossa e non stiano alla finestra a guardare: si rischia di andare alla ricerca di un presunto fossile sottoterra e non si vede quanto già invece appare ai nostri occhi...la casa di Grazia Deledda è ben visibile!

Vi ringrazio per l'attenzione".

Rino Frizzelli

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