In queste sere di inizio settembre, volgendo lo sguardo alle ore 22:00 in direzione est, si osserva sorgere quella che sembra una luminosa stella rossa, in realtà dietro quell'aspetto si nasconde il pianeta Marte, uno dei cinque pianeti osservabili ad occhio nudo.

Osservato nel tempo si scopre che con il passare delle settimane, appare spostarsi rispetto alle altre stelle e per questo motivo in epoca antica gli venne dato il nome di un dio, in particolare quello della guerra, per via del suo colore simile al sangue.

Solo con le osservazioni al telescopio iniziate da Galileo Galilei nel 1609, si comprese che le "stelle erranti" non erano altro che mondi come la Terra, ma fra tutti, proprio Marte catturò la maggiore attenzione, per via della sua enorme similitudine al nostro pianeta. Con i grandi telescopi costruiti nella seconda metà dell'ottocento, il pianeta iniziò ad apparire agli astronomi sempre più simile alla Terra, rosso, ma con calotte polari e macchie scure che somigliavano a continenti.

Iniziò una corsa scientifica per scorgere nuovi dettagli sul Pianeta Rosso, fra i protagonisti l'astronomo italiano Giovanni Schiaparelli. Nel 1877 disegnò accurate mappe del pianeta tracciando delle linee scure che lui definì "canali". Questo termine venne tradotto per errore in inglese con la parola "canals", che indica canali artificiali e da quel disguido, nacque il dibattito sull'esistenza di una specie intelligente sul pianeta. L'astronomo americano Percival Lowell, si convinse che Marte ospitasse una civiltà avanzata, costruttrice di una rete di canali che portavano acqua dalle calotte polari. Quando nel 1964 la prima sonda giunse su Marte, si vide che il pianeta era deserto, quei canali risultarono nient'altro che pure illusioni ottiche, dovute ai venti marziani. In queste settimane il pianeta rosso è in avvicinamento alla Terra e la sua luminosità continua a crescere assieme alle sue dimensioni apparenti, apprezzabili solo al telescopio.

Sabato 5 settembre, c'è un'occasione particolare per osservare il pianeta rosso, poiché Marte si troverà vicino alla Luna.

Un momento per trovare questo pianeta nella volta celeste, in modo da poterlo ritrovare nei prossimi giorni e seguirlo fino a metà ottobre, quando si troverà vicino alla Terra e visibile per tutta la notte, dal tramonto all'alba.
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