Con il Covid-19 anche il nostro modo di mangiare, cucinare, fare la spesa è cambiato. "La pandemia ha cambiato le nostre abitudini", ci fa riflettere l'Istituto Superiore di Sanità, "facendoci riscoprire una dimensione diversa del vissuto quotidiano e obbligandoci, in pochissimo tempo, a riadattare il nostro stile di vita. Costretti a stare in casa possiamo però cogliere l'occasione per trasformare questa situazione in una nuova opportunità di salute, modificando in meglio le nostre abitudini alimentari e limitando gli eccessi e i comportamenti alimentari errati che possono influire negativamente sulla salute".

Ne abbiamo parlato con Elisabetta Pinna, giovane e preparata biologa nutrizionista cagliaritana. "Per quanto riguarda i primi mesi in cui si è presentato il virus, e mi riferisco a marzo aprile 2020, devo dire che la maggior parte dei miei pazienti ha affrontato la quarantena mangiando di più e soprattutto male. Perché? Perché sono venute a mancare quelle valvole di sfogo - sport, cinema, teatro, amici - che sono state compensate con il cibo e con l'alcol. Piano piano, però, ho osservato un cambiamento radicale. Uomini e donne hanno iniziato a richiedere diete più sane, allenamenti mirati da fare a casa, magari in salotto, davanti alla tv, cercando il più possibile di non farsi tentare da noia e paranoia".

Siamo diventati più attenti a coniugare gola e benessere? Secondo il colosso alimentare americano Whole Foods Markets sono aumentati i consumi di probiotici, prebiotici, spezie e radici (la curcuma, per esempio). Giusto o sbagliato?

"Personalmente non sono tra gli specialisti più favorevoli a prescrivere integratori, a meno che non ci siano carenze certificate attraverso esami specifici. I prebiotici, invece, sono nelle nostre tavole da moltissimo tempo. Le spezie sono un trucco gustoso da adottare per dare sapore al cibo senza dover ricorrere a condimenti pesanti o a metodi di cottura che possono poi incidere sull'indice glicemico o sulle calorie".

Elisabetta Pinna
Elisabetta Pinna
Elisabetta Pinna

La colazione è parte fondamentale di una nutrizione corretta. Cosa consiglia di mangiare per iniziare bene la giornata?

"La colazione è fondamentale per caricare una macchina che deve affrontare la giornata. Per cui, sicuramente, deve essere ricca di proteine e fibre che permettono di dare sazietà e di non cadere nella tentazione di stuzzicare piccoli spuntini durante l'intera giornata".

La prima colazione
La prima colazione
La prima colazione

C'è chi non rinuncia al caffè. Cosa succede se il consumo quotidiano cresce sempre di più, soprattutto durante questa quarantena forzata?

"Tanti studi hanno dimostrato un effetto benefico del caffè fino a quattro tazzine. Certamente è sempre da correlare a persone sane e non con problemi cardiaci".

I cibi cosiddetti spazzatura ci regalano, spesso, un grande senso di sollievo. Quasi fossero una coccola. Privarcene totalmente o assecondare il desiderio?

"Sono più che favorevole al cibo gratificante a patto che questo sia consumato saltuariamente e ovviamente da pazienti con uno stile di vita sano ed equilibrato. Consiglio di non tenerlo in casa ma di goderne una volta a settimana o quando c'è un occasione particolare: una festa, una ricorrenza, un momento di relax. La gratificazione è necessaria per la produzione di endorfine che creano uno stato di benessere. Stato necessario per affrontare, poi, la vita".

La pandemia ha messo in ginocchio migliaia di famiglie. Troppo spesso risparmiare, a tavola, diventa una necessità. Come fare?

"Stiamo vivendo mesi drammatici. Migliaia di famiglie si sono trovate senza stipendio. Il mangiare bene però non è riservato solo a chi ha un buon stipendio. Ci siamo dimenticati che, neanche tanto tempo fa, all'epoca dei nostri nonni, famiglie con dieci figli tiravano avanti comunque senza dover mangiare cibo spazzatura, per cui si tratta solo di avere le giuste motivazioni e rispettare quello che è più adatto al nostro benessere. Il lato economico non è mai la giustificazione di chi mangia male. Il vero motivo è che è più facile e più veloce ma a lungo andare rallenta il corpo e lo indebolisce. Per cui quello che posso consigliare è puntare su qualità e semplicità. Solo così, negli anni, ne sentiremo i benefici".

Tenere a mente i tre consigli alimentari dell'Istituto Superiore della Sanità può essere utile: - riservare più tempo alla preparazione dei pasti; - dedicare tempo alla prima colazione e, se in casa abitano più persone, farla tutti insieme per condividere questo importante pasto della giornata; - aumentare il consumo di quegli alimenti importanti nella nostra dieta, come per esempio vegetali e legumi che a volte, per motivi di tempo, non si preparano spesso.
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