Nella mia vita sono stata vittima di due incidenti orribili, Diego, il primo è stato il tram. L'altro quando ti ho conosciuto." In queste righe è condensata l'intensa e tormentata storia tra Frida Kahlo e Diego Rivera, due figure iconiche dell'arte, tra le più conosciute e discusse al mondo; un legame che non smette di affascinare e incuriosire, intrigare e appassionare. L'autrice francese Claire Berest racconta questa storia nel romanzo "Nulla è nero", un'esplosione di avvenimenti che sembrano tratti dalla fantasia ma che, invece, appartengono interamente alla realtà.

L'autrice adotta una tecnica narrativa interessante e originale che accompagna il lettore alla scoperta di questa vicenda straordinaria che cattura e tiene inchiodati, capitolo dopo capitolo: si snoda attraverso i colori blu, rosso, giallo, nero. E poi c'è Diego, il colore dei colori. "Un giorno decidiamo il colore dominante di una persona e poi non lo mettiamo più in discussione, o molto difficilmente. Questo cosa dice di noi?" Ogni capitolo ha un titolo, seguendo le sfumature dei colori che raccontano un ben preciso momento della vita di Frida, indissolubilmente stretta a quella di Diego. E così il lettore si immerge nelle sensazioni e nelle emozioni del blu cobalto, blu acciaio, blu Savoia, blu oltremare, blu cielo e così via. Poi ci si immerge nel rosso, di Adrianopoli, rosso pacato che piega verso un rosa tramonto, rosso carminio, scarlatto, brace e ancora. E si passa al giallo, zafferano, burro, sabbia, sole per arrivare al nero. "Niente è nero, niente davvero". E infine il grigio cenere.

Sfumature di colori, quindi, che raccontato emozioni intense attraverso tutto il romanzo. Una lettura intensa al punto da sentirsi estraniati da tutto il resto, una lettura che regala anche una tenerezza infinita con un desiderio: che la storia non finisca mai e che ci siano ancora pagine che regalino quelle struggenti emozioni. Il culmine è il saluto a Fridita, ma durante questa appassionante lettura non avrei mai voluto voltare quell'ultima pagina, ma avrei voluto continuare a scoprire ancora altri dettagli, altri aneddoti, altra passione. Avrei voluto continuare a focalizzare passaggi significativi e toccanti. Perché non ci si sazia mai di questa piccola e al tempo stesso grande, stravagante rivoluzionaria che è stata Frida Kahlo, un'icona oggi e per sempre. Ti prende totalmente e profondamente. Lo sai, lo sai anche tu, che tutto quello che i miei occhi vedono e che il mio io tocca, quale che sia la distanza che ci separa, è Diego. La carezza delle tele, il colore del colore, i fili di ferro, i nervi, le matite, i fogli, la polvere, le cellule, la guerra e il sole, tutto quel che si vede nei minuti al di fuori degli orologi dei calendari e degli sguardi vuoti, è lui.

Diego, il colore del colore." L'amore di Frida è Diego. Fu lei a scegliere Diego ancor prima che lui potesse sceglierla, quando aveva solo quindici anni e, avvicinandosi al grande pittore intento a realizzare un mural per mostrargli i suoi i suoi dipinti, Frida decise che quel gigante sarebbe stato suo, che quel gigante le apparteneva. Si incontrarono nuovamente nel 1928 durante una festa in casa della fotografa italiana Tina Modotti. Frida aveva 21 anni e lui quarantadue, ed era il pittore più famoso del Messico. Frida, una donna di grande talento, fascino e personalità, era anche una creatura fragile. Fu vittima di un terribile incidente nel 1925: era a bordo di un autobus con il suo fidanzato dell'epoca, Alejandro, quando un tram andò a sbattere contro il mezzo, e un corrimano in metallo, staccatosi dal tram, aveva trafitto Frida. Da allora, fu come se Frida si fosse sdoppiata: quella prima dell'incidente e quella dopo l'incidente. Con Diego iniziò un'intensa storia d'amore; si sposarono nel 1929, viaggiarono per diverse città del mondo, affascinando immancabilmente chiunque incontrassero. Un amore così totalizzante da reggere ad adulteri, malattie, aborti, fino al tradimento più doloroso di tutti, quello che portò al divorzio. Ma se Frida e Diego non potevano stare insieme, non potevano neanche vivere separati; dopo la separazione i due si risposarono nel 1940 e rimasero insieme fino alla morte di lei, avvenuta nel 1955. L'opera di Claire Berest ricostruisce questo amore per molti versi leggendario, che percorre tutti i momenti della relazione tra i due artisti, e non solo, racconta la vita di Frida dall'incontro con Diego fino alla morte, attraverso capitoli suddivisi per colore: ogni ricordo, ogni avvenimento, ha un colore. E poi Diego, il colore del colori.
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