La stella polare sarà l'elettrificazione, con uno sguardo attento ai mercati territoriali e la possibilità di diversificare partendo da piattaforme comuni. Il 16 gennaio le assemblee di Fca e Psa ratificheranno il matrimonio del secolo sul fronte dell'auto, creando il colosso Stellantis capace di circa 180 miliardi di euro di fatturato e di oltre 8 milioni di vetture vendute in un anno e 400 mila dipendenti. Con un'idea ben precisa: mettere nel mirino il gruppo Volkswagen e arrivare a superarlo grazie anche alle nuove sinergie e all'utilizzo dei 14 marchi della galassia che avrà sede in Olanda. A parte le strategie finanziarie per tenere saldo il controllo del gruppo (Exor sarà il primo azionista con il 14,4%, seguito dalla famiglia Peugeot con il 7,2%, lo Stato francese con il 6,2% e i cinesi di Dongfeng con il 5,6% e, secondo le indiscrezioni riportate da Milano Finanza, ci sarà anche una clausola antiscalata legata alla nascita di una fondazione), quelle industriali sono già abbondantemente scritte. E puntano decisamente sull'elettrificazione.

I marchi e le strategie Nel portafoglio del nuovo gruppo Stellantis, che subito dopo il via libera delle assemblee dei soci sbarcherà anche nei mercati di Milano, Parigi e New York, sono presenti marchi di lungo corso e grande prestigio. Con una gamma che va dalle più piccole al lusso (ma dal perimetro come si sa resta fuori Ferrari). Se la parte francese porta in dote Peugeot, Opel, Ds e Citroen, quella italiana non è da meno con Fiat, Alfa Romeo, Jeep, Chrysler, Dodge e Ram (specializzato in pick-up e presente soprattutto negli Stati Uniti) ma anche Maserati per arrivare al top di gamma. Ce n'è insomma per tutti i gusti e l'idea del nuovo ceo del gruppo, il portoghese, Carlo Tavares, è quella di integrare le piattaforme per stimolare la produzione soprattutto di auto elettriche e ibride. Non modelli unici, dunque, ma diversificati a seconda dei gusti e delle esigenze territoriali, ma con la possibilità di partire da una sola base di partenza che quindi acceleri la produzione.

Le novità In questo quadro, la Fiat esce rafforzata soprattutto sul fronte dell'elettrificazione su cui negli ultimi anni ha investito meno di altri competitor. Psa, infatti, è molto più avanti sul fronte delle cosiddette auto alla spina (le ibride plug-in ricaricabili o elettriche), mentre la Fiat, ad esempio con la 500 elettrica e con alcuni modelli Jeep, si è appena affacciata su questo mercato, ottenendo peraltro anche buoni riscontri. I modelli elettrici di casa Psa vanno invece dalla Peugeot 2008 alla Opel Corsa, fino alla Ds3 Crossbacke-tense, oltre alle neonate Citroen e-C4 e Opel Mokka. Proprio la creazione di una piattaforma comune, la Cmp (chiamata anche Multienergy), ha permesso alla casa francese di costruire vetture termiche ed elettriche con consistenti sinergie e favorevoli economie di scala.

Questo sistema sarà appunto replicato nel nuovo gruppo anche con i nuovi modelli di casa Fca. In Polonia, infatti, nello stabilimento di Tichy, dove nascono Fiat 500 e Ypsilon, si stanno preparando le linee per tre modelli: l'erede della Fiat Punto, il nuovo Suv compatto Alfa Romeo (Brennero, fratello minore della nuova Tonale, già in uscita), e la piccola Renegade a marchio Jeep. Il pianale della 500 elettrica, invece, sarà utilizzato anche per nuovi modelli del gruppo, mentre la piattaforma modulare Emp2 di casa Psa potrà essere sfruttata per i modelli di taglia più consistente (ad esempio per Peugeot 3008 e 5008) con motori termici tradizionali ma anche ibridi plug-in.

Tutti i modelli con batterie a ioni di litio di medie e grandi dimensioni, infine, saranno supportati dalla piattaforma eVmp (100% elettrica) che la Psa porterà in dote al nuovo gruppo. Entrerà in funzione nel 2023 e verrà utilizzata soprattutto per la produzione di modelli di massa, mentre le piattaforme Maserati serviranno per i modelli di lusso che vanno dal marchio con il tridente alla Giulia Alfa Romeo e alla Stelvio con i modelli elettrici e ibridi. I modelli in arrivo Subito dopo la fusione si porteranno avanti alcuni dei piani già in essere e poi si agirà sulla base della nuova strategia. Per ora, nei primi tre mesi del 2021 il nuovo gruppo Stellantis farà sbarcare sul mercato la nuova generazione di Opel Mokka e Citroen C4, oltre alla rivisitazione di Opel Crossland, Peugeot 3008 e Peugeot 5008. In questi mesi arriva poi nelle concessionarie anche la nuova Jeep Wrangler ibrida plug-in molto attesa dagli appassionati di Suv estremi. In primavera, sul fronte Fca, arriverà la tanto attesa supercar Maserati MC20, il restyling della Maserati Levante e della Jeep Grand Cherokee, mentre la Peugeot porterà sul mercato la 508 Sport Engineered. In estate previsto anche il rifacimento della Citroen C3 Aircross, poi una nuova versione ibrida plug-in di Ds4 e lo sbarco su una fascia molto particolare di mercato, quella delle edizioni limitate, delle Alfa Romeo Giulia Gta e Gtam.

In autunno il gruppo porterà in concessionaria i suv sportivi Alfa Romeo Tonale e Maserati Grecale, mentre sul fronte dei modelli medi ecco la nuova generazione di Opel Astra e Peugeot 308.

Un primo assaggio di quello che il nuovo gruppo potrà fare negli anni successivi. Non resta che attendere.
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