Quando c'è Vittorio Sgarbi la tv si accende e volano gli insulti, al suono di "capra, capra" e parolacce contro chiunque sia il suo avversario. I momenti più trash della televisione italiana non sfuggono ai riflettori, anzi la manìa di oggi è di amplificarne l'effetto per essere sicuri che rimbombino nelle case di tutti gli italiani. Che, a dire il vero, non si perdono nulla o quantomeno se la puntata "merita" se la recuperano facilmente sul web. Succede nel 2020, nell'era dei reality, ma succedeva anche in passato, ai tempi di Mike Bongiorno, per esempio. Tra colleghi, sullo stesso canale tv. Celebre la lite con Loretta Goggi, in diretta sul palcoscenico di Salsomaggiore, Miss Italia 2007: persino uno scafato come Mike rimase spiazzato di fronte alla strigliata della Goggi. "Mi hai trattato come Edy Campagnoli, la tua valletta muta, me ne vado". Era dovuto intervenire il direttore di RaiUno per far tornare sui suoi passi la brava presentarice-cantante-imitatrice. Clamorosi litigi, risse sfiorate, vere e proprie cadute nella volgarità, ma tant'é: tutti scandalizzati ma felici. Ogni bega è ben custodita su video che spopolano su internet. Un po' tutti ci cascano prima o poi, con comparsate all'infinito sui format tv più rivoluzionari. Ieri e oggi, volti noti o perfetti sconosciuti che si conquistano i loro momenti di gloria in una tv che fa audience aprendo i microfoni alla gente di strada. C'è passata anche la scrittrice-opinionista Barbara Alberti, ex protagonista di un Grande Fratello Vip nel quale dice con assoluta franchezza ciò che pensa degli uomini: "Dipendono ancora da quel loro arnese". E qui la cultura non c'entra. Una come Alberti (che si definisce "clown del linguaggio") avverte: "Io le parolacce le dico quanto mi pare", perché le parole hanno tutte una valenza poetica, secondo lei, e quando della formosa Francesca Cipriani ("martire del suo dio") dice "una bella prosciutta rifatta" non è per offenderla ma, al contrario, rassicurarla sul suo percorso, "non ha altro da offrire, fa bene andare avanti con le sue tette".

Si cambia canale. Nuovo video, anzi match in diretta, nello studio di Mara Vernier, tra Adriano Pappalardo e Antonio Zequila (l'attore di Delizia) "Er mutanda": Mara non fa in tempo a presentare i suoi ospiti che si scatena la rissa, al suono di "ti spacco la faccia", urla bestiali che fanno impallidire la conduttrice romana al centro del duello. Tutto vero? Neppure Pierluigi Diaco le manda a dire e questo è stato uno degli ingredienti del successo della sua trasmissione "Io e te". Prima con Jo Squillo vegetariana, poi con Corinne Clery attaccata per il "percorso psicologico" che l'attrice avrebbe compiuto durante il Grande Fratello. No, Diaco queste cose non le può sentire e la zittisce accusandola di dire "solo bugie", mentre lei, Corinne, gli rinfaccia la vecchia partecipazione all'Isola dei famosi. Ne ha un bel po' di uscite sgarbate sulle spalle, Diaco, come quando ha sgridato i suoi ospiti in studio per il cellulare acceso o ha duettato con Donatella Rettore sulla distinzione tra gay e "checche" e su Mina. Rettore è stata a sua volta protagonista di liti con più d'un collega, a causa dei suoi giudizi, per esempio con Marcella Bella ("io non ho bisogno di andare a Sanremo", aveva detto Rettore) e Orietta Berti ("canta tutto quello che io odio della musica italiana"), litigio concluso a colpi di "Vipera" e "Cobra". La superclassifica più recente vede in vetta gli scontri infuocati tra Selvaggia Lucarelli e Alessandra Mussolini sul palco di Ballando con le stelle. "Lezioni di femminismo dalla Mussolini non ne prendo", "non fare la vaiassa" (popolana, sguaiata), è la frecciata della giurata rispedita al mittente dalla concorrente ("Voglio essere giudicata solo sul ballo"). Così sale l'audience. C'è chi si ricorda ancora la torta in faccia che Marina Ripa di Meana tirò a Maurizio Costanzo durante un'intervista a Pannella: un "delizioso" scherzo della duchessa che Costanzo non perdonò per quindici anni, per tanto tempo non si sono parlati.

Lo show continua. Vittorio Sgarbi, ne è il protagonista indiscusso. Maestro della polemica in Italia, è celebre il suo attacco ad Alessandra Mussolini, "fascista e bugiarda, bugiarda e fascista". Disprezzo che riversa sui nemici e che poi si traduce in volgarità, con le parolacce tipiche del linguaggio dell'era sgarbi. Un botta e risposta televisivo con una professoressa finì così: "Lei è un asino", "e lei è una str...". Con lo sgarbismo tutti hanno fatto i conti, da Roberto D'Agostino alle Jene, ben apostrofati "c... raccomandati". Il ritornello più noto di Sgarbi resta "capra, capra, capra". Parola che una volta ha ripetuto 24 volte di seguito. Per questo, più che per le sue lezioni di critico d'arte, l'Italia sa chi è Vittorio Sgarbi. La precedenza va sempre a chi grida più forte? Chissà, in tv è tutto un urlo continuo ma, come diceva una celebre poetessa, la follia merita i suoi applausi.
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