Con due giornate d'anticipo l'Arzachena taglia lo storico traguardo della promozione nel campionato nazionale dilettanti. Alla squadra allenata da Sergio Bagatti, il 19 aprile 1998, basta un punto sul campo della Corrasi di Oliena per avere la matematica certezza di aver vinto il torneo di Eccellenza in netto anticipo, anche grazie alla sconfitta del Pula, secondo. Alle spalle degli smeraldini una coppia: Arbus e, appunto, Pula. Non bastano però le trenta partite per stabilire chi sia la squadra sarda ad accedere agli spareggi nazionali tra le seconde dei campionati di Eccellenza. Pula e Arbus arrivano a pari punti: serve uno spareggio. Vince il Pula, solo ai rigori: ma il percorso nei playoff e il sogno promozione per i ragazzi allenati da Giorgio Melis finisce subito al primo turno contro il Real Montecchio.

SEMPRE PRIMA Dunque la stagione 1997-1998 è nel segno dell'Arzachena. Primo posto dall'inizio alla fine: "Un successo strameritato", sono le parole di Bagatti dopo la promozione ottenuta in casa della Corrasi. "Una squadra che non ha sbagliato niente per tutto il campionato. Una squadra che è partita in testa rimanendoci fino alla fine. Cosa si può chiedere di più?" I numeri della stagione dell'Arzachena sono chiari: 62 punti (frutto di 17 successi, 11 pareggi e appena due sconfitte), cinque in più sulla coppia Arbus-Pula, miglior difesa con 22 reti subite, attacco efficace con in evidenza il bomber Solinas (16 gol) e una rosa con giocatori come Coscione in porta, Boldarin, Orecchioni, Comiti, Meloni.

LA GRANDE SFIDA Non sono bastati i 57 punti ottenuti nelle trenta giornate per avere la certezza del secondo posto. Pula e Arbus hanno provato a dar fastidio all'Arzachena per chiudere poi al secondo posto, a braccetto. Lo hanno fatto soffrendo, negli ultimi novanta minuti. Il Pula vincendo l'ultimo turno in casa del Carloforte (2-1) con una doppietta di Murru in rimonta. Stesso copione per l'Arbus: 2-1 sulla Gialeto, fuori casa, con la firma al 91' di Cristian Gitani. A San Sperate, è il 10 maggio, va in scena lo spareggio per stabilire chi approderà ai playoff nazionali. Gara tirata e senza reti per 120 minuti. Così dopo i supplementari si va ai rigori. Il Pula non sbaglia. L'Arbus sì (due penalty falliti). E così la squadra di Melis conquista un biglietto per gli spareggi nazionali. "Purtroppo", è il commento di Alberto Basciu, allenatore dell'Arbus, "non abbiamo fatto centro. Mi dispiace anche se rimane la soddisfazione di essere arrivati a questo spareggio". C'è un rammarico: l'infortunio al bomber Boi dopo appena trenta minuti. "La squadra si è trovata senza il suo uomo finalizzatore in avanti. Chissà forse con lui in campo avremmo visto un'altra partita". Proprio Boi chiude al secondo posto della classifica marcatori con 16 reti. Capocannoniere è Murru, attaccante del Pula, grazie ai 18 gol. E anche Giannoni (che fa coppia con Murru nel tandem d'attacco del Pula) chiude secondo insieme a Boi e a Solinas. Appena sotto, 14 reti, Paolo Pasini, del Sant'Elena (due gol anche con la maglia dell'Arbus prima di passare nella squadra di Quartu).

FUORI SUBITO Per il Pula il percorso ai playoff si interrompe subito. Il Real Montecchio vince in casa la gara dell'andata e pareggia in Sardegna. Nel 2-2 di Pula, la squadra di Giorgio Melis deve inseguire gli avversari. Giannoni e Cadeddu firmano le reti del definitivo pari. "Non ho niente da rimproverare ai miei ragazzi. Hanno dato tutto quello che c'era da dare", spiega Melis dopo l'eliminazione. "Purtroppo il primo tempo di questa sfida di ritorno non è stato all'altezza del secondo. Non ci ha permesso di concretizzare la rimonta".

LA CADUTA Con Villacidrese, Tharros, Bittese, Sant'Elena, Carloforte, Porto Rotondo, Ilvamaddalena e Corrasi a centro classifica, in coda non c'è stata molta battagli per evitare la retrocessione. Fermassenti (24 punti) e Gialeto finiscono in Promozione staccate dal quart'ultimo posto. Il Sant'Antioco di prova fino all'ultimo. Vince la sfida finale in casa del Porto Rotondo ma il contemporaneo successo del Tavolara è decisivo per decretare la retrocessione. Stagione difficile anche per l'Iglesias: salvo ma appena sopra il Tavolara.
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